Il Principe Ereditario Saudita: la fornitura di missili iraniani agli Houti è un atto di aggressione al regno saudita
Si alzano ancora i toni nello scontro tra Arabia Saudita ed Iran. Il principe ereditario saudita Mohamed bin Salman bin Abdullaziz ha affermato che le note forniture di missili balistici che dall’Iran hanno raggiunto i ribelli yemeniti rappresentano un atto di aggressione diretto della Repubblica Islamica iraniana al regno saudita, e che il fatto potrebbe essere considerato “un atto di guerra”.
Le dichiarazioni arrivano dopo ore convulse in Medio Oriente e nella stessa Arabia Saudita. Pochi giorni fa, accusando l’Iran di cospirare per ucciderlo (tramite la milizia sciita libanese dell’hezbollah), il premier libanese Hariri ha rassegnato le proprie dimissioni dall’esecutivo di Beirut, proprio mentre si trovava in visita a Riyadh. Il giorno successivo le autorità saudite hanno dato il via a numerosi arresti con l’accusa di corruzione, che hanno decimato gli oppositori di Mohamed bin Salman. Il giorno successivo due principi sauditi sono deceduti, uno in un incidente di elicottero, il secondo in circostanze non ancora chiarite forse durante il suo arresto. Nelle stesse ora fonti grigie (e alle quali non abbiamo trovato riscontro) informano che un alto dignitario saudita (un altro nobile della casa dei Saud) sarebbe fuggito verso lo stesso Iran.
Riteniamo probabile una azione militare saudita sul porto yemenita di Al-Ḥudayda, unica vera via di rifornimento significativa, in termini militari, per i ribelli yemeniti. Il porto tuttavia è anche la via di ingresso per le derrate alimentari che sostengono la provata popolazione del nord dello Yemen, ed è questo elemento che per ora ha frenato azioni offensive della coalizione saudita su quell’obiettivo strategico.