Il neo presidente ucraino Turchinov ha dichiarato che tutto lo spazio aereo dell’Ucraina è da oggi chiuso a tutti i voli non civili. Queste dichiarazioni seguono il sorvolo da parte di aerei militari russi, che facevano affluire rifornimenti in Crimea, dello spazio aereo ucraino. L’Ucraina non ha mai reagito alla presenza di aeromobili russi all’interno del proprio spazio aereo, ma sembra che le regole di ingaggio per la difesa aerea di Kiev stiano per cambiare.
L’Ucraina non può affrontare militarmente con speranze di successo le truppe russe che si sono posizionate in Crimea, esse sono truppe d’elite ben equipaggiate e che possono godere del supporto di elicotteri d’attacco e per il trasporto delle truppe, dell’ombrello aereo offerto dalla flotta del Mar Nero e del supporto dei caccia del distretto ovest e del distretto centrale russo.
L’Ucraina però può rispondere alle violazioni del proprio spazio aereo utilizzando le forze missilistiche di difesa aerea, una risorsa che necessita di pochi uomini per essere gestita e che non richiede il dispiegamento di battaglioni meccanizzati come nel caso di una battaglia per la Crimea.
L’Ucraina potrebbe anche ricevere aiuto non ufficiale da parte degli alleati per migliorare le capacità di identificazione e tracciamento degli obiettivi presenti all’interno del proprio spazio aereo, una tipologia di aiuto non ufficiale ripetiamo, che sarebbe facile assicurare.
Il pericolo del primo colpo sparato nella guerra di Ucraina potrebbe venire proprio da una postazione della difesa aerea di Kiev, con un S-300 lanciato contro un IL-76 della Federazione Russa.
Per le modalità di risposta della Russia ad un evento simile stiamo elaborando uno scenario ad hoc.