L’unica certezza che abbiamo è che i residui derivanti dall’idrolisi delle armi chimiche di Al Assad non torneranno nel porto italiano di transito. Questi rifiuti tossici saranno spedite in Germania, nella città di Munster, e in quel luogo per lo più verranno incenerite.
Il nostro sito aveva più volte posto in risalto il fatto che un punto focale e problematico della distruzione delle armi chimiche siriane non è solo il transito e la distruzione di queste sostanze chimiche, ma anche la gestione dei rifiuti tossici derivati dall’utilizzo del Field Hydrolysis system.
Oggi sappiamo che il rischio per il nostro paese è diminuito, e che se la permanenza della armi chimiche sul nostro suolo sarà ben organizzata in pochi giorni ci libereremo di questo fardello.
Non si hanno ancora informazioni su quale sarà il possibile porto di scalo in Italia, analizzando posizione, infrastrutture e densità abitativa il candidato più probabile sembra essere Augusta in Sicilia.