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I danni al poligono nucleare di Punggye-ri

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Cerchiamo di fare un poco di chiarezza sui danni presenti nel poligono nucleare nord-coreano di Punggye-ri dopo che nei giorni scorsi vi avevamo informato sul fatto che il sito di test atomici nord-coreani non sarà più impiegabile dai militari di Pyongyang per testare ordigni termonucleari di elevata potenza.
La nostra analisi, relativa al non più possibile impiego di Punggye-ri per testare bombe all’idrogeno, è stata determinata dalla valutazione degli eventi sismici successivi al grande terremoto di fine agosto, dovuta ad una detonazione sotterranea di un ordigno a fusione di alta potenza, la cui stima esatta non può essere fornita ma che è stato valutata tra i 100 e i 255 kt, nonché ad alcune immagini satellitari da noi visionate che hanno evidenziato due frane lungo la montagna nei giorni successivi al test.
Il poligono di Punggye-ri potrebbe però essere ancora impiegato per verificare la correttezza costruttiva di piccole cariche ad implosione che sono determinanti per lo sviluppo delle armi termonucleari: queste piccole testate sono anche chiamate “primari” in quanto sono gli inneschi che permettono la deflagrazione della parte “a fusione” delle bombe ad idrogeno.
È per questo motivo che il poligono nucleare di Punggye-ri non è stato abbandonato. Nello storico sito dei test atomici nord-coreani i lavori proseguono, così come gli scavi per nuove gallerie, che potrebbero ospitare test di piccola potenza, ma determinanti per il futuro del programma atomico nord-coreano.
Da numerosi media è giunta notizia che ad inizio ottobre una grave tragedia si sarebbe compiuta all’interno di quei tunnel. Un crollo inatteso avrebbe causato la morte di molte decine di minatori. La notizia non può oggi trovare riscontri ufficiali, così come molto probabilmente non ne troverà in futuro vista la scarsa propensione alla diffusione di notizie negative tipiche della Corea del Nord.
Non possiamo quindi confermare o meno la morte di trecento persone nelle gallerie di Punggye-ri, ma possiamo ragionevolmente affermare che non vedremo più test di armi a fusione sotto la montagna nord-coreana, che invece resterà il luogo di prova per gli inneschi nucleari di Kim Jong Un. Per il prossimo test il Maresciallo della Corea del Nord dovrà scegliere se trovare un nuovo poligono sotterraneo o far detonare la sua prossima bomba in atmosfera sopra le acque dell’Oceano Pacifico.