Quello che segue è uno scenario, immaginato per spiegarvi cosa è l’Hair-Trigger Alert e perché va abolito. Considerate che i fatti enunciati non sono del tutto inverosimili ed un episodio simile è accaduto realmente in passato negli Stati Uniti
Casa Bianca ore 03:30 del mattino del 2 Giugno
Il capo dello staff del Presidente Americano entra nell’appartamento presidenziale e sveglia il Comandante in Capo della più grande potenza militare del pianeta. Le sua parole sono glaciali: l’America è sotto attacco. Il Presidente americano ha meno di 6 minuti per decidere se e come reagire.
La procedura ha un nome sinistro “Launch Under Attack” e prevede un preciso algoritmo che permette ai missili balistici intercontinentali americani di essere in volo, ed in area di sicurezza, prima della detonazione delle testate russe.
La decisone di un contrattacco nucleare globale pesa come un macigno sul presidente americano, ancora non pienamente efficiente due minuti dopo il brusco risveglio.
Dal Pentagono confermano che il NORAD sta tracciando oltre 200 vettori russi, che stanno raggiungendo lo spazio e che entro 19 minuti colpiranno il suolo americano.
Il presidente americano cerca conferme assolute prima di ordinare il lancio dei Minuteman III, ma le parole che sente sono sempre le medesime, lancio confermato, 380 testate saranno presto rilasciate dagli ICBM russi, i bersagli sono ancora impossibili da identificare, la difesa antimissile attuale promette di abbatterne circa un centinaio mentre 280 ordigni colpiranno certamente i centri nevralgici militari americani. Associate a queste parole scorrono due cronometri: il primo evidenzia il tempo mancante al primo impatto, il secondo il tempo limite per ordinare un contrattacco efficace con gli ICBM americani. Il primo timer segna ora -16 minuti, il secondo Timer -1:45 secondi.
Il presidente viene informato che attraverso la linea di comunicazione di emergenza con Mosca i russi negano che vi sia stato un lancio missilistico, a Washington l’incertezza è aasoluta. Cosa stanno facendo i russi, dicono la verità? Qualche generale ha compiuto un gesto folle all’insaputa del Cremlino? Il tempo scorre e una decisione va assunta
La Casa Bianca ordina l’attivazione di un piano di attacco globale.
Entro poco meno di sei minuti tutti gli ICMB degli Stati Uniti saranno in volo verso la Russia per annientare la capacità bellica di Mosca. Le grandi città per ora non saranno toccate ma gli effetti delle radiazioni costringeranno il mondo a due settimane infernali e anni di caos.
In quei secondi il presidente viene messo in contatto con il responsabile della CIA a Mosca che lo informa che la città vive tranquilla, nessun allarme alla televisione o alla radio e nessuna delle talpe USA nelle forze armate di Mosca ha riferito di un attacco.
Negli stessi istanti dal Pentagono arriva una comunicazione di emergenza: nessun lancio missilistico russo, un virus informatico ha fatto partire una simulazione iper-realistica di un attacco nucleare russo. Il lancio dei missili americani viene annullato.
Ecco questo è l’Hair-Trigger Alert, e il primo obiettivo di ogni uomo di buon senso sarebbe quello di abolirlo con effetto immediato, con l’accordo dei russi e per la tranquillità d i hi vi scrive e di ognuno di noi.