La portavoce del Dipartimento di Stato americano, Marie Harf, ha dichiarato nella giornata di ieri che gli Stati Uniti posseggono nuove prove riguardanti il fatto che forze russe stanno bombardando mediante razzi ed artiglieria le truppe ucriane presenti nel Donbass.
Questa affermazione, seppur non sia una notizia nuova per i nostri lettori, è di particolare interesse per l’evoluzione del confronto tra Stati Uniti e Russia riguardo la questione Ucriana.
Da mesi assistiamo al coinvolgimento russo nelle operazioni nel Donbass, operazioni che senza l’intervento di Mosca si sarebbero concluse già da settimane con la totale sconffitta degli indipendentisti. Lo sapevamo noi, lo sapeva l’Europa, lo sapevano naturalmente gli Stati Uniti, anche se la Russia ufficialmente non è mai intervenuta in Ucraina. Affermare davanti al mondo che la Russia ha compiuto atri di guerra contro l’Ucraina cambia radicalmente le opzioni a disposizione del presidente americano. Una simile dichiarazione può essere infatti funzionale a due scenari.
Il primo è un rafforzamento massiccio delle sanzioni contro Mosca, le orami famose sanzioni di terzo livello, sanzioni che punterebbero a paralizzare le esportazioni energetiche russe, vero motore dell’economia della Federazione Russa.
Il secondo scenario potrebbe vedere un impegno militare diretto degli Stati Uniti nella guerra in Ucraina. Un impegno che potrebbe essere caratterizzato dall’arrivo di sistemi d’arma americani in Ucraina, simultaneamente ad un contingente di consiglieri militari necessari, sia per addestrare all’uso dei sistemi d’arma occidentali, sia per coordinare tattica e strategia dell’esercito di Kiev.
Nulla toglie che questi due scenari, sanzioni e forniture militari, potrebbero avanzare parallelamente.
Una piccola postilla invece sulle prove fornite dagli Stati Uniti nelle ultime settimane del conflitto in
Ucraina. Immagini satellitari, video dei combattimenti, fotografie dei sistemi d’arma sono tutte immagini Open Source; tutte immagini che i lettori di GeopoliticalCenter e della sua pagina Facebook hanno visto ore o giorni prima delle conferenze stampa del Dipartimento di Stato……..