Si stabilizza nettamente la situazione in Ucraina Orientale, non si registrano da oltre 24 scontri significativi e appare evidente al nostro gruppo che Mosca e Kiev abbiano trovato un accordo temporaneo per il mantenimento delle attuali posizioni e cioè il controllo del Donbass orientale e delle due principali città della regione, Lugansk e Donetsk, ai filorussi mentre la città portuale di Mariupol resta ai governativi.
Questa situazione, secondo il nostro gruppo, potrebbe proseguire fino all’inverno. In questa fase Mosca non ha ne l’interesse, ne la convenienza strategica di proseguire nella costruzione di quel “corridoio balcanico” del quale parleremo nelle prossime settimane su queste pagine.
Dobbiamo però ricordare che alcune frange estremiste delle due parti non accettano questa situazione di tregua e potrebbero dar vita a provocazioni armate, anche articolate, sulla linea del fronte.
I filorussi, sebbene non abbiano conquistato la città portuale di Mariupol ed i suoi ingenti depositi di cereali, essi hanno il controllo del porto di Novoazovsk e questo fatto garantisce al Donbass la possibilità di ricevere anche via mare le forniture necessarie a superare in tranquillità l’inverno nella regione occupata dai filorussi.
Dobbiamo aggiungere per completezza che la zona più critica resta l’aeroporto di Donetsk dove una guarnigione Ucraina resiste da settimane ai filorussi. È indubbio che le forze indipendentiste abbiano come obiettivo primario la conquista dell’aeroporto e l’eliminazione della presenza Ucraina alla prima periferia della città. In quell’aerea potrebbe innescarsi la scintilla in grado di destabilizzare la tregua oggi in atto.