Un breve post per fotografare la situazione della guerra in Ucraina alla data del 10 Agosto 2014.
Le truppe di Kiev hanno conquistato Saur Moghile, altura strategica del Donbass. Dopo questa mossa hanno completato l’accerchiamento della città di Donetsk, che ora risulta isolata da Lugansk e dalla frontiera russo-ucriana.
Le truppe ucraine presenti nella ormai ex sacca del Donbass hanno subito gravissime perdite, probabilmente stimabili in 1500/1800 unità. Ora però le truppe ancora in grado di combattere possono ricevere rifornimenti e rinforzi.
Gli indipendentisti hanno sostituito l’autoproclamato premier della Repubblica di Donetsk Borodai con un cittadino Ucraino Alexander Zaharchenko che cercherà di organizzare la città assediata.
Un compito molto arduo quello di Zaharchenko impossibile in assenza di un intervento diretto di Mosca nel conflitto. Un intervento che potrebbe palesarsi sotto forma di una “forza di pace” inviata nel Donbass a causa della drammatica situazione dei civili nelle città che spesso sono senza cibo, medicine, corrente elettrica e ora potrebbero essere le vittime di una guerra urbana che potrebbe fare migliaia di morti in pochi giorni.
A Donetsk da oggi sono senza acqua circa 400000 persone e in città nessuno ha le capacità per ripristinare rapidamente le forniture.
Alle porte della città vengono rafforzate le posizioni ucraine con l’arrivo di truppe fresche e sitemi di artiglieria come gli Uragan che vedete nel filmato che segue.
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I ribelli di Donetsk sono poi in serata riusciti a ripristinare, seppur in maniera precaria i collegamenti con Lugansk, unica via per ricevere in città rifornimenti militari.
Una menzione particolare va alla propaganda messa in atto dalle due parti. La propaganda, uno strumento di guerra psicologica potentissimo in grado a volte di influenzare sia le scelte della propria parte sia quelle dell’avversario. Lavorando su fonti Open ci troviamo a confrontarci con la propaganda quotidianamente ed è difficile a volte capire dove (se mai è iniziata) finisce la verità e comincia la retorica dell’uno o dell’altra parte.
Per evitare di cadere nel tranello della propaganda cerchiamo sempre di ottenere fonti multiple e possibilmente non collegate tra loro. Non ci basta vedere un video per essere certi che un fatto sia realmente accaduto come raccontato, sebbene i documenti filmati rimangano un cardine del nostro lavoro.
Da oggi cercheremo di relazionarvi con costanza sull’evoluzione del conflitto nel Donbass, ancor più di quanto fatto finora, perché riteniamo queste settimane, queste giornate, cruciali per il futuro degli equilibri nella regione e in Europa.