GLI STRUMENTI DELLA PESC (La politica estera europea)
Alla luce della prossima riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea vi proponiamo una sintesi del processo decisionale di tale consiglio, in riferimento all’opposizione greca di nuove sanzioni contro la Federazione Russa.
Post di Davide Valentini
Il trattato di Lisbona modifica i tipi di atti adottati nel settore della PESC. Sono stati sostituiti i precedenti strumenti quali le strategie comuni, le posizioni comuni e le azioni comuni. Oggi il Consiglio europeo e il Consiglio dell’UE adottano unicamentedecisioni relative a:
gli interessi e gli obiettivi strategici dell’Unione;
le azioni che l’Unione deve intraprendere;
le posizioni che l’Unione deve assumere;
le modalità di attuazione delle azioni e delle posizioni dell’Unione.
Si ricorda che nessun atto legislativo può essere adottato nel settore della PESC.
IL PROCESSO DECISIONALE
Il trattato di Lisbona non apporta sostanziali modifiche al processo decisionale nel settore della PESC. Pertanto, il Consiglio europeo è l’istituzione responsabile di definire gli orientamenti generali e le strategie dell’UE. Su questa base, il Consiglio dell’UE è quindi responsabile per l’elaborazione e l’attuazione delle misure di applicazione.
Per quanto riguarda la PESC, gli Stati membri e l’alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza possiedono un diritto di iniziativa. L’alto rappresentante esercita tale diritto con il sostegno della Commissione. Inoltre, l’alto rappresentante deve informare e consultare regolarmente il Parlamento europeo sull’attuazione della PESC. In particolare provvede affinché le opinioni del Parlamento siano debitamente prese in considerazione.
Inoltre, l’unanimità rimane la regola generale per l’adozione delle decisioni del Consiglio e del Consiglio europeo per quanto riguarda la PESC. Tuttavia, il trattato di Lisbona introduce una specifica clausola passerella applicabile a tutta la PESC, fatte salve le decisioni con implicazioni militari o adottate nel settore della difesa. Grazie a questa clausola passerella, il Consiglio europeo può autorizzare il Consiglio a deliberare a maggioranza qualificata per l’adozione di talune misure.
Inoltre, l’articolo 31 del trattato UE prevede altre quattro eccezioni in cui il Consiglio delibera a maggioranza qualificata.
Questo è il documento previsto sul sito di PESC (http://europa.eu/…/treaties/lisbon_treaty/ai0025_it.htm).
Si parla di “unanimità come regola generale ma, in situazioni particolari, di una possizione clausola “passerella” che può prevedere il voto a maggioranza qualificata per l’applicazione di determinate misure.
CLAUSOLE PASSERELLA
Le clausole passerella specifiche possiedono alcune particolarità procedurali rispetto alla clausola passerella generale. A titolo d’esempio, i parlamenti nazionali non dispongono generalmente del diritto d’opposizione loro riconosciuto dalla clausola generale. In altri casi, l’applicazione di alcune clausole specifiche può essere autorizzata con una decisione del Consiglio e non del Consiglio europeo, come avviene per la clausola generale. Le modalità d’applicazione delle clausole specifiche differiscono quindi caso per caso e sono descritte negli articoli dei trattati che prevedono la loro applicazione.
Esistono sei clausole passerella specifiche, applicabili:
– al quadro finanziario pluriennale (articolo 312 del trattato sul funzionamento dell’UE);
– alla politica estera e di sicurezza comune (articolo 31 del trattato UE);
– alla cooperazione giudiziaria in materia di diritto di famiglia (articolo 81 del trattato sul funzionamento dell’UE). Questa clausola specifica è l’unica per la quale i parlamenti nazionali conservano un diritto d’opposizione;
– alle cooperazioni rafforzate nei settori soggetti al voto all’unanimità o a una procedura legislativa speciale (articolo 333 del trattato sul funzionamento dell’UE);
– in materia sociale (articolo 153 del trattato sul funzionamento dell’UE);
– in materia ambientale (articolo 192 del trattato sul funzionamento dell’UE).
In questo caso, dunque, visto che si tratta di “sicurezza comune” credo SIA applicabile la clausola passerella che permette decisioni a maggioranza qualificata e non all’unanimità
Comment(5)
Comments are closed.
Bell’articolo, chiaro e semplice come al solito, complimenti.
Volevo porre all’attenzione dei lettori un preoccupante sviluppo della crisi ucraina:
Moscow – The Russian Foreign Ministry is troubled by reports concerning possible deliveries of munitions from Bosnia and Herzegovina to Ukraine and calls on the Bosnian authorities not to go ahead with such plans.
Senza contare altri due fatti di questi giorni :
Ukrainian President Petro Poroshenko has warned about the growing threat of a continental war and called on foreign policymakers to prevent the replay of tragedies similar to the Holocaust and WWII.
E ancora:
Igor Ivanov, Russia’s Foreign Minister from 1998-2004 and chair of the Russian International Affairs Council, warned in a Moscow Times article yesterday that the Ukraine crisis is more dangerous than any crisis during the Cold War, urging political leaders to act to prevent a nuclear conflict.
“The threat of a nuclear conflict is higher today than it was during the Cold War. In the absence of a political dialogue, with mutual mistrust reaching historical highs, the probability of unintended accidents, including those involving nuclear weapons, is getting more and more real,”
Ivanov wrote. (he) argues that it is rhetoric to say that a new Cold War has begun. He elaborated: There can be no repeat of the Cold War, because of the changes in the world which do not fit the old paradigm. During the Cold War, despite its dangers,
“international relations were confined by a certain order established after the end of World War II. All the shortcomings and liabilities of this order notwithstanding, it allowed humankind to avoid a new global disaster….
“Today we live in a world where the old order has ceased to exist, and a new one that would suit all the major players has not yet been established. And this is what makes our times so different from the Cold War…. urge responsible politicians all over the world to put aside their ambitions and mutual insults, in order to start a meaningful dialogue about the future world order that would allow all the nations to build their own futures. Otherwise, instead of a new Cold War, someday we could face a real, large-scale military conflict”
Credo che siano avvenimenti e opinioni fondamentali per capire la gravità della situazione…
Scusate, ho dimenticato di aggiungere questa opinione:
Former Soviet leader Mikhail Gorbachev says tensions between Russia and the West have hit such high levels that outright war is right around the corner.
… “I can no longer say that this Cold War will not lead to a ‘hot war.’ I fear that they could risk it,” he said, AP reported.
Fonte, The Washington Times
Importanti svilupppi della crisi ucraina, che si sta sempre più internazionalizzando:
Interfax riporta:
The Ukrainian Cabinet of Ministers has submitted a draft law to the Verkhovna Rada on the ratification of the agreement between the government of Lithuania, the government of Poland and the Ukrainian Cabinet of Ministers on the creation of a joint military unit.
Intanto al comando NATO……
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2015/01/30/nato2014-anno-nero-per-sicurezza-europa_1647c31c-8da9-48fa-87b2-1658ce786fa1.html
Della serie ci ritroveremo con i cannoni carichi e le tasche vuote. Queste si che sono priorità.
tranquillo, in italia “aumento di spese militari” vuol dire assunzione di altri marescialli
per caricare i cannoni…sostituiranno le baionette con le falci, così si possono trovare i fiori direttamente in loco