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Gli ordini elettronici di lancio agli ICBM americani

Riceviamo e pubblichiamo un post di un nostro lettore, Patrizio Rossetto, riguardante le procedure di lancio di emergenza dei missili balistici strategici americani.
Piccola chiarificazione sul ruolo dell’E6b nell’ambito del lancio di missili intercontinentali.
IMG_1192.JPGCominciamo subito con l’affermare che il E6b “Looking Glass” o “Doomsday” nel gergo degli appassionati non può lanciare effettivamente i missili, ma inizializzare la procedura di lancio; l’E6b infatti integra nei suoi compiti la funzione ALCS (Airborne Launch Control System) funzione nata per garantire la rappresaglia nucleare immediata anche se tutti i Centri di Comando e Controllo, fossero spazzati via da un First Strike nucleare nemico, trasmettendo l’ordine di lancio a tutti i sottomarini strategici dotati di SLBM.
Il sistema primario adibito al lancio delle armi nucleari NNC3 ( Nuclear Command Control) prevede la trasmissione presidenziale dell’autorizzazione al lancio al NMCC (National Military Command Center) situato nel Pentagono e all’Alternate National Military Command Center (ANMCC), situato alle porte di Washington, e quindi anche alla flotta di E6b, seguendo protocolli di massima sicurezza non intercettabili Integrated Tactical Warning/Attack Assessment (ITW/AA) System, aggiornati seguendo il sistema Common Very Low Frequency Receiver (CVR), immune anche agli impulsi elettromagnetici causati da esplosioni nucleari multiple. Nel caso che sia l’NNMC che l’ANMMC risultino distrutti, l’E6b riceve immediatamente la trasmissione presidenziale con i codici di lancio e l’autorizzazione per la rappresaglia, come detto inizializzando la procedura di lancio, che può arrivare fino all’apertura dei portelloni del silos, la fase terminale del lancio non può avvenire però senza che gli ufficiali del LCC (Launch Control Center) girino la chiave di lancio