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Gli effetti di un bomba atomica su Roma

Questo post è dedicato a tutti coloro i quali sognano un confronto armato tra Russia e NATO, non ci interessa per chi coloro facciano il tifo, ma vi vorremmo ricordare quali sarebbero gli effetti della detonazione di un ordigno nucleare strategico da 800KT sopra un obiettivo urbano come la città di Roma. Vi forniremo dati, cifre, stime sulle vittime, gli edifici distrutti ed il fall out. Alla fine del post troverete anche un link ad una ricostruzione 3D della nuvola a fungo che deriverebbe da tale detonazione.
Ringraziamo per i dati il sito nuclearsecrecy.com.

Bomba atomicaRoma, una mattina di Giugno, la tensione tra NATO e Russia è arrivata al punto di non ritorno, nel giorno precedente si sono registrati alcuni scambi nucleari, limitati all’utilizzo di armi tattiche di pochi Kilotoni, in base alla dottrina della Limited Nuclear War, riscoperta e tornata in auge dopo anni di oblio.
Non è chiaro chi per primo abbia usato l’arma atomica, ma la cosa è di scarso interesse ora, nel mondo l’isteria (giustificata) viene comunque contenuta dai media tradizionali che parlano di colloqui di pace in corso e di contatti continui tra Obama e Putin.
Nonostante tutto ciò alle ore 10,13 di una mattina di giugno tutti i canali tv trasmettono un annuncio del quale gli italiani ignoravano, non solo il contenuto, ma anche il fatto che tale annuncio esistesse.
Le televisioni spiegano alla nazione che missili nucleari sono stati lanciati da russi ed americani.
Essi colpiranno anche l’Europa entro 14/18 minuti.
Scoppia il panico ma nessuno, nessuno, a parte poche poche decine di politici e alcune migliaia di militari, sanno cosa poter fare in un caso simile per contenere i danni.
Alle 10:34 ora di Roma un ordigno nucleare strategico da 800 Kt veicolato da un missile balistico Russo SS-25 Topol esplode a circa 500 metri sopra la città di Roma. In meno di un secondo una sfera di fuoco di oltre due chilometri, ben più calda della superficie del sole vaporizza qualunque cosa si trovi all’interno di essa. Simultanemente il calore generato dall’esplosione determina l’incendio di ogni struttura nel raggio di circa 7 km.
Subito dopo una onda d’urto, generata a migliaia di chilometri all’ora, si diffonde per chilometri determinando danni massicci ad ogni tipo di edifici (incluso quelli in cemento ed acciaio) per un raggio di 11 chilometri.
Nel caso di Roma si registrano 600000 morti nell’espolsione e oltre un milioni di feriti.
Il fallout inzia novanta minuti dopo l’esplosione e prosegue per 36 ore, i venti (come spesso accade in questa zona d’Italia) provenienti da nord ovest fanno ricadere su Velletri e Frosinone elementi radioattivi che determinano dosi iniziali tra i 100 e i 400 Rem/h, determinando la morte per avvelenamento da radiazioni per chiunque non sia in un luogo protetto e schermato.
Ecco il Fungo Atomico che ne scaturirebbe
Questo serva come promemoria ai tifosi della guerra.

Immagini Google Maps