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Gli E-3 AWACS NATO schierati ad est

Da circa 72 ore la NATO ha dispiegato ai confini orientali dell’alleanza gli aerei radar AWACS, mezzi aerei in grado di effettuare voli di sorveglianza elettronica e radar superiori alle 12 ore e capaci di monitorare dai confini polacchi o romeni la totalità del territorio ucraino e condividere i propri dati con quelli dei sistemi radar imbarcati sul cacciatorpediniere Tuxtron, ora nel Mar Nero, e gli altri sistemi radar dell’alleanza.
La flotta AWACS dell’alleanza atlantica è stata riammodernata all’inizio degli anni 2000 aggiornando allo stato dell’arte sistemi elettronici ed avionici risalenti agli anni 80.
La flotta AWACS NATO conta 17 velivoli, solitamente non tutti operativi (4 sono solitamente in varie fasi di manutenzione programmata). Per garantire la copertura integrale del confine orientale dell’alleanza servirebbero 6 velivoli che si alternano nelle missioni, altri due si ritengono essere in Turchia dall’inizio della parte più delicata del conflitto in Siria. Se questo fosse il reale dispiegamento alla NATO resterebbero altri cinque velivoli per garantire la sicurezza di Regno Unito Europa centrale e meridionale, numeri non sufficienti allo scopo in caso di necessità. L’alleanza atlantica si è espansa in questi anni ma le sue capacità non sono state implementate.
Ora alcune considerazioni sulle dichiarazioni ufficiali della NATO di queste ore.
I velivoli che pattugliano l’area orientale sorvolano, come naturale che sia, i cieli dell’alleanza. Tuttavia per qualcuno al comando generale NATO di Bruxelles questa cosa non è scontata, al punto che un portavoce NATO ieri ha dichiarato che: All Awacs reconnaissance flights will take place solely over alliance territory.
Poche ore prima il segretario generale della NATO Rasmussen aveva pubblicamente dichiarato che l’alleanza sta valutando un incremento delle relazioni con l’Ucraina includendo incontri tra i vertici militari ed esercitazioni congiunte.
Queste ed altre dichiarazioni di leader politici occidentali possono indurre a pensare che a Bruxelles e a Washington qualcuno stia pensando di organizzare esercitazioni congiunte tra Ucraina e NATO, magari facendo volare gli E-3 Sentry (AWACS) sullo spazio aereo Ucraino. Ciò vorrebbe dire mettere sotto controllo radar diretto il 60% delle basi aeree russe nel distretto centrale e occidentale, speriamo soltanto di avere capito male, perché se questo accedesse la Russia chiamerebbe le forze armate alla mobilitazione generale.
Qualcuno parlava di de-escalation?