Gaza, nella giornata di ieri circa cento razzi sono stati lanciati contro il sud di Israele e non solo contro le località più prossime alla Striscia di Gaza. Numerosi razzi sono stato lanciati ad una distanza di 30/40 chilometri e hanno minacciato le città di Ashdod, Be’er Sheva e Ashkelon.
Le forze armate israeliane hanno richiamato in servizio 1500 riservisti, principalmente personale dell’Home Front Command, la struttura che deve gestire i danni della guerra sul territorio nazionale, mentre non sono stati richiamati in servizio i militari dei reparti combattenti, fatta eccezione di un piccolo contingente si uomini dedicati alla gestione del sistema antimissile Iron Dome.
Le continue salve di razzi contro le città israeliane sono esplicitamente dirette a ricercare la risposta di
Israele, secondo la nostra visione al fine di innescare moti radicali nei paesi arabi ed in particolare della
Giordania. Per questo motivo il governo di Gerusalemme non ha risposto con operazioni di terra ai lanci dei palestinesi. La non risposta israeliana ha portato, come prevedibile, ad un indebolimento del governo di Netanyahu e a proteste diffuse nel sud del paese.
Anche per questi motivi al momento in cui vi scriviamo è iniziata l’operazione Protecrive Edge, una operazione aerea che pensiamo non durerà più di due / tre giorni.
Aggiornamento ore 1145 ora di Roma del 8 luglio 2104
Il governo israeliano ha annunciato che l’operazione Protective Edge non durerà ore o giorni, ma molto più tempo. Un annuncio che sa di guerra più che di operazione mirata