Esercitazioni iraniane a difesa di Abu Musa e le isole dello Stretto di Hormuz

Le forze navali e di fanteria delle Guardie della Rivoluzione della Repubblica Islamica dell’Iran hanno tenuto negli scorsi giorni alcune esercitazioni mirate alla difesa delle tre isole dello Stretto di Hormuz, occupate nei primi anni 90 e oggi di fondamentale importanza strategica nella gestione dello Stretto.
Le tre isole in questione (Abu Musa, Great Tumb e Lesser Tumb) sono state trasformate in avamposti per le batterie antiaeree e antinave delle forze armate iraniane.
Nel caso di un conflitto che vedesse coinvolto l’Iran, e la repubblica islamica decidesse di chiudere l’accesso al Golfo Persico, le tre isole svolgerebbero un ruolo cruciale. Da queste isole potrebbero essere lanciati missili antinave in grado di colpire tutte le unità in transito nello Stretto.
Per questo motivo, le tre isole, potrebbero essere oggetto di una campagna di bombardamenti aerei massicci e successivamente di uno sbarco anfibio dei Marines americani.
Per ribadire la volontà iraniana di mantenere il possesso di tali isole, reclamate dagli Emirati Arabi Uniti, le guardie della Rivoluzione hanno simulato uno scontro aeronavale nei pressi degli isolotti. In questa esercitazione le piccole imbarcazioni lanciamissili, i barchini esplosivi e i mini sottomarini in carico alle IRGC, hanno simulato operazioni difensive ed offensive che avevano come centro le tre isole dello Stretto.
Anche le unità di fanteria, presenti non solo ad Abu Musa che è l’unico isolotto abitato anche da civili, ma anche quelle presenti sui due isolotti minori hanno simulato operazioni atte a contrastare lo sbarco di truppe nemiche sull’isola, avvalendosi anche dei sistemi missilistici e di artiglieria a loro disposizione.
Le esercitazioni si sono tenute mentre si stanno svolgendo le esercitazioni di americani e arabi, con la partecipazione di molti paesi occidentali, denominate ICEMEX13, manovre militari che hanno come obiettivo preparare le unità della 5ª flotta a confrontarsi con il possibile tentativo iraniano di chiudere lo Stretto di Hormuz, impiegando un mix di mine, missili antinave, e tattiche di guerra asimmetrica, che vedono nelle tre piccole isole al centro dello Stretto di Hormuz un caposaldo dei piani militari dell’Iran.