L’esercitazione sta coinvolgendo due divisioni missilistiche oltre che la catena di comando e controllo.
Le esercitazioni sono iniziate nella giornata di lunedì e sembrano simulare, per durata e tipologia delle forze impiegate, una escalation internazionale che si conclude con il lancio dei missili strategici intercontinentali.
L’esercitazione dovrebbe terminare domani, sabato 27 luglio, e nella serata di oggi (venerdì) potremmo assitere al lancio di un missile Topol-M (Codice NATO SS-27) dalla regione centrale della Federazione Russa, nei pressi dei Monti Urali.
Le esercitazioni a sorpresa in Russia si stanno moltiplicando dopo l’insediameto del presidente Putin al Cremlino, segno sia della volontà del presidente russo di mantenere un’elevato grado di efficienza delle forze armate della Federazione Russa, sia della crescente tensione a livello internazionale che spinge il Cremlino a mettere in evidenza le proprie capacità militari, dopo venti anni nei quali la Russia sembrava aver rinunciato al ruolo attivo di superpotenza mondiale.
Oggi, con la Repubblica Popolare cinese che persegue una politica espansionistica basata anche sul potenziamento della componente militare e gli Stati Uniti che cercano di escludere la Russia dall’accesso al Mar Mediterraneo, la Russia di Putin vuole ricordare a tutti, amici e nemici, che non ci si può più dimenticare degli interessi nazionali della Federazione Russa quando a Washington o a Pechino si parla di geopolitica.