Fin dalle prime ore di questa mattina, non appena abbiamo analizzato la traccia open del trasponder del volo Egyptair disperso nel mediterraneo, il nostro gruppo ha ipotizzato che l’aereo della compagnia aerea egiziana fosse esploso in volo. Non abbiamo parlato di bomba o di altra causa di questa “esplosione”, e ufficialmente non potremo farlo fino a quando nonavrimo a disposizione le conclusioni della commissione inquirente. Tuttavia nel caso in cui l’aereo fosse stato abbattuto da una esplosione (anche di modeste dimensioni) a bordo, come sarebbe stato possibile imbarcare dell’esplosivo all’aeroporto di Parigi?
Nel concreto le possibilità sono tre: la prima è che un passeggero sia riuscito ad occultare un dispositivo esplosivo improvvisato e, giunto in prossimità dello spazio aereo egiziano, l’attentatore suicida abbia innescato l’esplosione.
Una seconda ipotesi è che all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi un addetto ai servizi tecnici abbia posizionato nella stiva del volo Egyptair una bomba temporizzata che poi è esplosa durante il volo.
Esiste tuttavia una terza ipotesi. Il medesimo aereo prima della tratta Cairo-Parigi-Cairo, mai terminata a causa della scomparsa dell’aereo nel mediterraneo, aveva eseguito un’altra tratta: Cairo-Tunisi-Cairo. Andrebbe presa in considerazione la possibilità che durante lo scalo a Tunisi un addetto tecnico dello scalo tunisino possa aver nascosto in una posizione convenuta a bordo del volo egiziano un dispositivo esplosivo improvvisato che sarebbe poi stato utilizzato dall’attentatore suicida.
Abbiamo piena coscienza che l’ultima ipotesi richiede una grande coordinazione tra elementi terroristici che operano in tre paesi differenti (Egitto,Francia,Tunisia), ma una tale strategia sarebbe funzionale a gettare nel panico l’intero sistema di trasporti aerei europeo, instillando il dubbi della fallacità dei controlli di sicurezza nelle aree aeroportuali francesi (e non solo) aree dove esiste la massima attenzione al controllo dei passeggeri ma dove gli impiegati dei servizi tecnici posseggono teoricamente la capacità di posizionare a bordo dei mezzi aerei sostanze non consentite.
E’altresì vero che anche un tecnico dell’aeroporto del Cairo avrebbe potuto nascondere a bordo dell’airbus 320 una piccola carica di esplosivo temporizzata, programmata per esplodere durante la tratta di ritorno, o da utilizzarsi da parte di un attentatore suicida imparato a Parigi.
Impiegheremo settimane per conoscere una parte della verità, per ora con questo nostro post vogliamo solamente proporvi alcuni scenari alternativi a quello del terrorista che si imbarca confondendosi come normale passeggero. Vi terremo comunque costantemente informati, sia qui sul sito che sulle nostre pagine “social” di Twitter, Facebook e G+.
Ricordiamo che per distruggere un aereo di linea ad alta quota è sufficiente una minima esplosione. L’aereo infatti è pressurizzato come se volasse a circa 2500 metri mentre invece si trova anche a 10000 metri di quota. La differenza di pressione aumenta in maniera devastate il potenziale distruttivo di ordigni di minima potenza.