Gli analisti economici di GPC vogliono sottolineare l’ennesimo tracollo globale delle borse in seguito ai timori di credit crunch in Cina. La Cina teme massimamente l’eccessivo espandersi della base dei finanziamenti ad industria e settore privato, onde evitare situazioni simili a quelle occidentali. Lo spread italiano è nuovamente a rischio: da un lato la possibile riduzione del quantitative easing americano, dall’altro la minaccia di credit crunch ed infine l’insuccesso del quantitative easing giapponese. E sulle economie globali incombono sempre 700 mila miliardi di dollari di derivati, meglio non dimenticarselo mai.
E anche oggi l’Asia chiude in profondo rosso. Lo spauracchio di un cash crunch è davvero troppo forte e le borse si stanno affossando. Nulla di buono per le aperture europee.