Ebola l’epidemia continua: 1000 casi 600 morti
Continua e si estende l’epidemia del folivirus Ebola in Africa Occidentale. L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) oppure in inglese (WHO) continua a registrare cadi di malattia in Liberia, Guinea e Sierra Leone. Il trend degli infetti in Sierra Leone e in Liberia è in continua crescita e si registrano casi in località sempre nuove.
Gli ultimi dati a nostra disposizione risalgono a 12 luglio. Tra l’otto e il dodici luglio, in soli quattro giorni quindi, si sono registrati 79 nove nuovi cadi e 65 decessi nelle sole Liberia e Sierra Leone
In Guinea, paese fino ad ora ai margini dell’epidemia si registrano 6 nuovi casi e 3 decessi.
Il totale quindi dei casi di virus Ebola in Africa Occidentale è di 964 con 603 decessi, tutto ciò al 12 luglio scorso.
Il paese con il più alto numero di casi è la Guinea con 406 casi e 297 decessi, poi la Liberia con 172 casi e 105 decesso, quindi la Sierra Leone con 386 casi e 194 decessi.
Il virus Ebola è un patogeno che si trasmette principalmente venendo a contatto con i liquidi biologico dei malati e causa una febbre emorragica che risulta letale in una percentuale variabile tra il 45 e il 90% dei casi.
In Africa occidentale stiamo assistendo alla peggiore epidemia della malattia da quando essa è stata scoperta negli anni settanta dello scorso secolo. L’assenza di strutture sanitarie, la povertà, la mancanza di cultura sanitaria, le credenze popolari, la paura del ricovero in ospedale (quei pochi che ci sono), e gli stessi governi che tendono a nascondere tali problematiche hanno messo tutta l’Africa occidentale in serio pericolo.
Il virus Ebola a causa della sua relativamente breve incubazione non rappresenta in teoria il patogeno più temuto per una eventuale pandemia globale. Tuttavia la possibilità che il virus raggiunga e si diffonda nella capitali delle nazioni dell’Africa Occidentale non è oggi una eventualità remota e questo andrebbe considerato da parte di chi per lavoro o per turismo dovesse recarsi in Africa Occidentale.
Per quanto riguarda i fenomeni migratori in atto, visto il lungo periodo necessario a chi tenta di raggiungere l’Europa via deserto e poi via mare con approdo in Italia, il rischio di rilevare un caso di Ebola in uno dei barconi che traghettano dalla Libia verso l’Italia e basso ma non nullo. A questo scopo andrebbero intrapresi adeguati screening medici sulle persone che a qualunque titolo arrivano sulle coste italiane in maniera irregolare.
Ebola continua intanto a diffondersi, i dati che vi abbiamo forniti son ufficiali e reperibili sul sito dell’OMS.
Attendiamo il prossimo bollettino previsto per la fine del mese per ragguagliavi sulla situazione e sulle possibili per la religione e per il nostro paese.