Ebola epidemia quasi sotto controllo
Oggi, finalmente, possiamo dare una buona notizia riguardante l’epidemia di virus Ebola che ha sconvolto l’Africa Occidentale nell’ultimo anno e che nell’autunno scorso ha minacciato di diffondersi non solo in Africa ma nel mondo intero.
La campagna di sensibilizzazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e la presa di coscienza, seppur tardiva, delle potenze mondiali delle potenzialità nefaste di Ebola, ha generato una risposta globale che ha messo fine all’aumento esponenziale dei contagi circa 50 giorni fa ed oggi assistiamo ad un calo costante di vittime e di contagiati.
La risposta globale ad Ebola è consistita nell’invio di squadre di emergenza nelle regioni colpite, squadre che non solo hanno curato gli ammalati, ma costruito centri di ricovero, cimiteri, centri sanitari a livello locale ed educato la popolazione sui mezzi di trasmissione del virus e su come fare per limitare il rischio di contagio.
L’insieme di queste procedure, associate all’invio in Africa di farmaci sperimentali e dei primi vaccini fa si che lo scenario peggiore ipotizzato dai centri di calcolo dei maggiori centri di epidiemologia del mondo non si sia verificato e che oggi esiste la concreta prospettiva di sconfiggere il virus in Africa Occidentale nei prossimi 6/9 mesi.
Ebola tuttavia è un nemico insidioso e recrudescenze della malattia sono ancora probabili. L’intervento della Comunità Internazionale in Africa ha spento un incendio che avrebbe potuto propagarsi in ampie aree del continente, devastarne l’economia e la struttura sociale. Questo è il grande rischio di Ebola, la distruzione della società dovuto ad un contagio rapido di un virus letale che instilla il terrore in ogni classe sociale e che per primi colpisce gli operatori dell’emergenza, proprio quelle figure sulle quali dovrebbe basarsi la lotta al virus stesso.
Siamo felici di raccontarvi oggi la vittoria della società umana su questa malattia, anche se la guerra vera e propria non è ancora vinta. Siamo anche felici di aver raccontato di Ebola già un anno fa quando nessuno ne parlava e di aver diffuso anche i possibili scenari negativi riguardanti l’epidemia perché siamo conviti abbiano, anche se solo in minima parte, a generare la risposta globale che ha fermato la malattia.
Speriamo di scrivervi presto per raccontarvi della fine definitiva di una epidemia che avrebbe potuto trasformarsi in endemia. A presto.