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Droni e SS-21 Ucraini nel Donbass per scoprire ed eliminare l’antiaerea dei filorussi

Guerra in UcrainaCosa c’entrano un vecchio aereo a pilotaggio remoto dell’epoca sovietica, la componente antiaerea degli indipendentisti filorussi e dei missili balistici tattici ucraini SS-21? Forse questi tre elementi sono i protagonisti dell’ultima battaglia nell’Ucraina Orientale, una battaglia che vede sempre più forte il coinvolgimento straniero nella guerra in Ucraina. Nella giornata di ieri abbiamo osservato video e immagini che ritraevano i resti di un TU-141 ucraino precipitato nel Donbass. Il 141 è un aereo a pilotaggio remoto dell’ex Unione Sovietica, esso nasce come ricognitore a medio raggio (1000 Km) in grado di volare a 6000 metri di quota, con una velocità massima di 1000 km/h. Uno di questi mezzi è precipitato nel Donbass e nel nostro gruppo si è materializzato uno scenario che ha come protagonista il 141. Questo vecchio “Drone” potrebbe essere stato impiegato dagli ucraini per suscitare la reazione dei sistemi antiaerei per alta quota in possesso degli indipendentisti. È estremamente difficile distinguere su uno schermo radar se il target acquisito sia un aereo a pilotaggio remoto o un caccia, e i sistemi antiaerei dei filorussi potrebbero aprire il fuoco scambiandolo per un caccia pilotato. Ma il 141, secondo la nostra teoria, potrebbe essere solo un’esca, per capire perché dobbiamo tornare indietro di 48 ore. Due giorni prima, anche fonti militari americane avevano parlato dell’utilizzo nel donbass, da parte delle truppe di Kiev, di missili balistici tattici SS-21. Già due giorni fa al nostro gruppo era giunta la notizia affidabile che i bersagli degli SS-21 ucraini fossero stati i sistemi antiaerei dei filorussi. Quello che non riuscivamo a capire era come gli ucraini pensassero di poter distruggere sistemi di così alta mobilità utilizzando dei missili balistici, e come avessero fatto gli ucraini a possedere l’informazione circa l’esatta posizione dell’antiaerea filorussa. Quando abbiamo visto il TU-141 abbiamo unito i due elementi: il 141 suscitava la risposta dell’antiaerea filorussa e i missili balistici tattici cercavano di eliminare le postazioni antiaeree. Manca però un elemento, per far si che gli equipaggi deputati al lancio degli SS-21 conoscano in tempo reale l’esatta ubicazione dei lanciatori dei ribelli. Questo elemento sono le immagini satellitari in tempo reale dell’area sorvolata dal TU-141. L’Ucraina non possiede tale capacità e per forza di cose, se la nostra teoria è corretta, è possibile che un alleato con accesso a dati satellitari in tempo reale si sia premurato di coordinare questa operazione e passare i dati sulla posizione dell’antiaerea separatista ai militari di Kiev. Gli ucraini potrebbero aver usato il TU-141 come un aerobersaglio e sfruttato le capacità di un alleato in campo spaziale per eliminare le postazioni antiaeree dei separatisti con gli SS-21, uno scenario fantascientifico solo tre mesi fa, ma che oggi potrebbe essere non solo verosimile, ma addirittura reale.