Da settimane se ne parla ma da oggi i militari russi in Transnistria sono realmente isolati dal resto delle forze armate della Federazione Russa. Il Presidente ucraino Petro Poroshenko ha infatti firmato la legge che sopprime ogni forma di cooperazione militare tra l’Ucraina e la Russia. Il fatto, seppur formale, è della massima importanza perché in forza di quell’accordo di collaborazione militare la Federazione Russa era autorizzata ad utilizzare il territorio e lo spazio aereo dell’Ucraina per rifornire le proprie truppe nella parte orientale della Moldavia, dove operano grazie ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La Trasnistria ha una popolazione di circa 400000 unità e di queste circa 200000 hanno cittadinanza russa, nella regione sono dispiegati 1500 uomini delle forze armate di Mosca che però devono ricevere rifornimenti e soprattuto essere sostituiti con regolarità. La legge firmata da Poroschenko blocca sia i rifornimenti che la possibilità di sostituire i militari.
La Transinistria non ha accesso al Mare ed è circondata da Nazioni oggi alleate degli Stati Uniti, ad ovest la Moldavia, ad est e a sud l’Ucraina con l’Oblast’ di Odessa.
Da oggi la Transnistria si affianca al Donbass come possibile innesco di una guerra su larga scala tra Russia e Ucraina.
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