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Covid-19 e la Cina, una strana storia del nostro tempo.

Il Segretario di Stato Americano Mike Pompeo ha affermato che il virus SARSCOV2 deriva da un laboratorio cinese di Wuhan. Pompeo non ha affermato che si tratti di un virus elaborato, o se preferite ingegnerizzato, dai cinesi, ma di un virus che si trovava dentro il loro laboratorio di Wuhan e che da quel luogo ha infettato tutto il mondo.
Noi oggi non abbiamo intenzione di elaborare ulteriormente l’origine, naturale o “umana” del virus, ma cercheremo di capire se la Cina abbia ottenuto un vantaggio competitivo diretto dalla pandemia ora in atto.
Partiamo da alcuni dati di fatto. La Cina oggi è l’unico paese al mondo che non presenta più circolazione attiva del virus, la Cina ha ripreso la produzione industriale e ha azzerato le proteste interne, limitando anche quelle di Hong Kong. In questa fase di pandemia la Cina ha messo in campo una massiccia campagna mediatica atta ad accreditarsi nei confronti di numerosi paesi, anche occidentali e tra essi primo tra tutti l’Italia, come un punto di riferimento in caso di grave crisi globale, ove ricevere assistenza diretta, fondi, e materiali di ogni tipo. Sempre in queste settimane di pandemia Pechino ha potuto approfittare di un prezzo irrisorio delle materie prime energetiche e ha potuto così saturare le proprie riserve strategiche, abbassando ulteriormente i costi della sua produzione industriale, già estremamente competitiva alla luce della carenza dei diritti dei lavoratori e dei massicci aiuti di stato.

La presa di Pechino sulla popolazione si è rafforzata e il “modello cinese” viene proposto come l’unico vincente contro il Covid-19, un modello che è la dittatura assoluta del partito unico: l’eliminazione dell’uomo come cardine della società, in nome dell’interesse superiore delle masse, anzi della massa, una sola possibile massa, quella obbediente al regime del terrore cinese.
Covid-19 propone questa unica massa informe, senza pensieri propri, senza volontà, senza fede, senza Dio, senza diritti, in una parola senza libertà, come l’esempio da seguire. E probabilmente chi oggi guida, purtroppo, l’Italia potrebbe essere pronto a seguire la via cinese, buttare alle ortiche la nostra storia, rinnegare la nostra lotta per i diritti dell’uomo, abiurare la fede nel Dio del Vecchio e del Nuovo Testamento, bandire anche il ricordo dell’essenza stessa delle origini e della Patria.

Assurdamente oggi la Cina è un punto di riferimento per una certa parte di Italiani, sicuramente lo è per il partito di maggioranza relativa del nostro parlamento, i cui Guru (il fu Casaleggio e il vivente Grillo) sono stati e sono tuttora ospiti di riguardo dell’ambasciata cinese di Roma. Sì, la Cina vista dal M5S come il prossimo liberatore del popolo italiano e vista da noi solo come un oppressore in cerca dei suoi marescialli Pétain. In questo senso Covid-19 rappresenta per Pechino una enorme opportunità. Immaginate di essere un paese quasi interamente de-industrializzato, non più in grado nemmeno di produrre delle semplici mascherine chirurgiche, un paese ingessato dalla burocrazia, un luogo dove spesso conviene non lavorare e attendere l’aiuto dello stato, piuttosto che rischiare con i propri averi e le proprie capacità senza mai ottenere un aiuto dallo stato, immaginate un paese dove chi arriva illegalmente gode di maggiori attenzioni rispetto a chi dopo una vita di lavoro per il Paese langue in una RSA che assomiglia ad un lazzaretto più che a un luogo di cura, in una parole pensate all’Italia del 2020. Ecco immaginate di poter utilizzare questo paese per incrinare una storica alleanza che unisce gli Stati Uniti all’Europa, immaginate di dover competere su questo terreno con una superpotenza nucleare globale come la Russia. Immaginate ora che, involontariamente per carità, un virus che conoscete benissimo e che state studiando da anni riesca ad “evadere” dal laboratorio che lo studia. Immaginate di avere la piena coscienza che questo mostro, è superinfettivo, a trasmissione aerea, orofecale, e per contatto diretto ed indiretto. Immaginate che questo virus sia trasmesso anche dagli asintomatici e che non ci sia una cura né un vaccino.

A questo punto, sempre per ipotesi e senza indicare fatti avvenuti realmente, sapete che per curare i pazienti affetti da questo virus dovete accumulare alcuni tipo di presidi medici ma che queste scorte mediche non saranno disponibili per voi se lanciate subito l’allarme. In seconda istanza, sempre in maniera ipotetica e non legata alla realtà, immaginate casa accadrebbe se faceste sapere al mondo che questo virus è potenzialmente pandemico ed in grado successivamente di diventare endemico. La risposta è semplice, il mondo vi isolerebbe, ed il virus sarebbe per molto molto tempo un problema solo vostro, distruggerebbe le vostre industrie e con esse la vostra economia. Ma se il virus circolasse ovunque? In questo caso tutti sarebbero nelle medesime condizioni, tutti sarebbero malati e nessuno potrebbe proseguire normalmente la sua vita sociale e produttiva. Anzi, se il virus circolasse ovunque i paesi a più alta libertà soffrirebbero molto di più la condizione di infezione rispetto ai regimi totalitari.

Se avete immaginato bene non dobbiamo proseguire oltre in questa narrazione, se non su un punto, l’epilogo. Eh sì perché esiste l’imponderabile, oppure la provvidenza manzoniana, oppure se preferite il probabile disegno di chi tutto decide. Perché cari amici e strateghi che state oltre l’Himalaya non avete considerato il nostro innato desiderio di libertà, la nostra lucida follia irrazionale, la nostra anima che non sopporterebbe mai le vostre file ordinate, gli applausi a comando, le assurde regole della vostra società ideale, la scomparsa dell’individuo, l’evaporazione della nostra tradizione millenaria e infine la sottomissione ad una bandiera rossa con dentro 5 stelle. Purtroppo per voi 5 stelle al potere le abbiamo già sperimentate e nonostante il Covid faremo in modo di liberarcene il prima possibile, sicuramente prima che le vostre teorie dittatoriali attecchiscano sulla nostra terra.
In effetti questo covid-19 è una guerra, ma non è solo una guerra contro il virus, è una guerra tra l’indipendenza e la schiavitù, noi lo abbiamo ben chiaro.