La Corea del Nord, per la seconda volta in dieci giorni attraverso la stampa di regime, chiede alla Corea del Sud un gesto di amicizia, e cioè di annullare le manovre militari annuali in programma tra tre settimane congiuntamente alle forze degli Stati Uniti.
Questo comportamento di Pyongyang non deve stupire e nemmeno far pensare alla possibilità che la Corea del Nord rinunci alla propria dottrina militarista. Non è la prima volta che la Corea del Nord chiede alla Corea del Sud di annullare le annuali manovre militari. Questo atteggiamento della Corea del Nord fa preoccupare tutti, sia in occidente sia in estremo oriente. In passato, quando sono arrivate richieste simili da Pyongyang, la Corea del Nord ha utilizzato il rifiuto sud coreano ad annullare le esercitazioni per giustificare un incremento dello stato di prontezza delle proprie truppe, in vista ad esempio di un nuovo test atomico; cosa avvenuta lo scorso anno.
La Corea del Nord sta vivendo un momento di forti tensioni interne, non solo legate alle purghe ordinante dal giovane Leader comunista, ma anche perché la popolazione nord coreana non si sente legata a Kim Jong Un così come era fedele al nonno ed al padre. L’unica forza in grado, oggi, di tenere in vita il regime è l’esercito. Ma l’esercito esige quotidianamente un prezzo per la propria fedeltà al Leader. Questo prezzo si chiama Songun, la dottrina dell’esercito prima di tutto e prima di tutti. L’esercito prima di tutti nelle forniture alimentari, nelle forniture di carburante ed energia, così come nella distribuzione dei pochi beni voluttuari disponibili in Corea del Nord.
E l’esercito chiede di possedere la capacità di non soccombere in caso di conflitto, l’esercito nord coreano infatti è inferiore a quello del sud sia per tipo di armamento che per addestramento. La Corea del Nord perderebbe presto la supremazia aerea e le forze nord coreane subirebbero gravi perdite in sole due settimane di conflitto.
La dottrina di difesa della Corea del Nord si basa sulla minaccia di annientamento di Seoul, la capitale del Sud. Fino ad oggi questo compito è stato affidato all’artiglieria pesante nord coreana, centinaia di obici che avrebbero martellato senza sosta fino alla loro distruzione le aree residenziali ed industriali di Seoul. Ma da domani questo compito di deterrenza potrebbe essere affidato alle armi nucleari, ed è per questo che l’esercito preme per un test di una testata miniaturizzata impiegabile in guerra. Molti analisti pensano che queste richieste di distensione possano così preludere ad un nuovo test atomico sotterraneo che si potrebbe svolgere verso la fine del mese di marzo 2014.