Home Attualità La convenzione di Montreux (diritti su Bosforo e Dardanelli) e la Crisi tra Russia e Turchia
La convenzione di Montreux (diritti su Bosforo e Dardanelli) e la Crisi tra Russia e Turchia

La convenzione di Montreux (diritti su Bosforo e Dardanelli) e la Crisi tra Russia e Turchia

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Alla luce della crisi tra Russia e Turchia vi riproponiamo questo nostro post di analisi dello scorso 8 ottobre 2015

In questi anni il focus degli Stati Uniti sembra quello di voler impedire la permanenza indefinita della flotta russa nel Mediterraneo. Noi abbiamo interpretsto in questo senso le operazioni in Libia, che hanno determinato la revoca della concessione del porto e della base di Bengasi alla Russia (che aveva raggiunto con Gheddafi un accordo decennale per l’attacco e il rifornimento delle proprie unità navali in Libia), e successivamente il supporto attivo atto a determinare un Regime Change in Siria, sede dell’ultimo appoggio logistico russo che si affaccia sul mediterraneo. Alla stessa maniera interpretiamo il supporto americano al cambio di regime avvenuto a Kiev, elemento che potenzialmente avrebbe potuto mettere in discussione nel medio periodo la permanenza russa in Crimea.
Dopo lo stallo nella Guerra di Siria e dopo l’invasione ed annessione russa della Crimea esiste un’altra possibilità per precludere ai russi il libero accesso al mediterraneo, un’opzione molto pericolosa che passa attraverso una datata convenzione, firmata nel 1936, che regola il passaggio del naviglio (sia civile che militare) attraverso il Bosforo e i Dardanelli, una convenzione mai aggiornata e che nei suoi paragrafi vede ancora il Consiglio della “Società delle Nazioni” come arbitro delle controversie che dovessero riguardarla: è la Convezione di Montreux.
La Convenzione di Montreux individua tutta una serie di regole, sia per il tempo di pace che per il tempo di guerra, le quali regolano il transito di navi di superficie e sottomarini attraverso gli Stretti del Bosforo e dei Dardanelli, stabilisce il massimo tonnellaggio che le potenze non rivierasche del Mar Nero possono mantenere all’interno del Mar Nero stesso e il tempo limite di permanenza delle flotte straniere. Tra le altre cose la Convenzione di Montreux indica quando, e secondo quali modalità, la Turchia ha il diritto di impedire il transito di unità navali di stati terzi attraverso i due stretti, ed è su questo aspetto che oggi focalizziamo la nostra attenzione.
La Turchia ha il Diritto di impedire il transito alle unità navali che vogliono attraversare gli Stretti sotto il suo controllo quasi esclusivamente alle nazioni che si trovino in stato di guerra con Ankara (art. 20 della Convenzione di Montreux).
Article 20.
In time of war, Turkey being belligerent, the provisions of Articles 10 to 18 shall not be applicable; the passage of warships shall be left entirely to the discretion of the Turkish Government.
Article 18.
(1) The aggregate tonnage which non-Black Sea Powers may have in that sea in time of peace shall be limited as follows:
(a) Except as provided in paragraph (b) below, the aggregate tonnage of the said Powers shall not exceed 30.000 tons;
(b) If at any time the tonnage ot the strongest fleet in the Black Sea shall exceed by at least 10.000 tons the tonnage of the strongest fleet in that sea at the date of the signature of the present Convention, the aggregate tonnage of 30.000 tons mentioned in paragrahp (a) shall be increased by the same amount, up to a maximum of 45,000 tons. For this purpose, each Black Sea Power shall, in conformity with Annex IV to the present Convention, inform the Turkish Govrnment, on the 1 st January and the 1st July of each year, of the total tonnage of its fleet in the Black Sea; and the Turkish Government shall transmit this information to the other High Contracting Parties and to the Secretary- General of the League of Nations;
(c) The tonnage which any one non-Black Sea Power may have in the Black Sea shall be limited to two-thirds of the aggregate tonnage provided for in paragraphs (a) and (b) above;
(d) In the event, however, of one or more non-Black Sea Powers desiring to send naval forces into the Black Sea, for a humanitarian purpose, the said forces, which shall in no case exceed 8.000 tons altogether, shall be allowed to enter the Black Sea without having to give the notification provided for in Article 13 of the present Convention, provided an authorisation is obtained from the Turkish Government in the following circumstances: if the figure of the aggregate tonnage specified in paragraphs (a) and (b) above has not been reaached and will not be exceeded by the despatch of the forces which it is desired to send, the Turkish Government shall grant the said authorisation within the shortest possible time after receiving the request which has been addressed to it; if the said figure has already been reached or if the despatch of the forces which it is desired to send will cause it to be exceeded, the Turkish Go’,ernment will immediately inform the other Black Sea Powers of the request for authorisation, and if the said Powers make no objection within twenty-four hours of having received this information, the Turkish Government shall, within forty-eight hours at the latest, inform the interested Powers of the reply which it has decided to make to their request.
Any further entry into the Black Sea of naval forces of non-Black Sea Powers shall only be effected within the available limits of the aggregate tonnage provided for in paragraphs (a) and (b) above.
(2) Vessels of war belonging to non-Black Sea Powers shall not remain in the Black Sea more than twenty-one days, whatever be the object of their presence there.
Article 19.
In time of war, Turkey not being belligerent, warships shall enjoy complete freedom of transit and navigation through the Straits under the same conditions as those laid down in Article 10 to 18.
Vessels of war belonging to belligerent Powers shall not however, pass through the Straits except in cases arising out of the application of Article 25 of the present Convention, and in cases of assistance rendered to a State victim of aggression in virtue of a treaty of mutual assistance binding-Turkey, concluded within the framework of the Covenant of the League of Nations, and registered and published in accordance with the provisions of Article 18 of the Covenant.
In the exceptional cases provided for in the preceding paragraph, the limitations laid down in Article 10 to 18 of the present Convention shall not be applicable.
Notwithstanding the prohibition of passage laid down in paragraph 2 above, vessels of war belonging to belligerent Powers, whether they are Black Sea Powers or not, which have become separated from their bases, may return thereto.
Vessels of war belonging to belligerent Powers shall not make any capture, exercise the right of visit and search, or carry out any hostile act in the Straits.

Abbiamo però come avete notato detto “quasi esclusivamente”, si perché l’articolo successivo prevede che la Turchia possa impedire il transito anche alle unità militari e civili di una certa nazione nel caso in cui Ankara si “senta minacciata” da tale nazione.
Article 21.
Should Turkey consider herself to be threatened with imminent danger of war she shall have the right to apply the provisions of Article 20 of the present Convention.
Vessels which have passed through the Straits before Turkey has made use of the powers conferred upon her by tbe preceding paragraph, and which thus find themselves separated from their bases, may return thereto. It is, however, understood that Turkey may deny this right to vessels of war belonging to the State whose attitude has given rise to the application of the present Article.

Should the Turkish Government make use of the powers conferred by the first paragraph of the present Article, a notification to that effect shall be addressed to the High Contracting Parties and to the Secretary-General of the League of Nations.
If the Council of the League of Natiobs decide by a majority of two-thirds that the measures thus taken by Turkey are not justified, and if such should also be the opiniontdf the majority of the High Contracting Parties signatories to the present Convention, the Turkish Government undertakes to discontinue the measures in question as also any measures which may have been taken under Article 6 of the present Convention. La Turchia ha il Diritto, legale ed insindacabile di chiudere gli Stretti del Bosforo e dei Dardanelli, alle navi di una nazione che a giudizio di Ankara minacci la Turchia.
Naturalmente esiste una clausola di salvaguardia del diritto della Nazione cui è precluso il transito negli Stretti. Si tratta del ricorso al Consiglio della Società delle Nazioni, un’organizzazione per la risoluzione delle controversie mondiali non più operativa dal 1946, e le cui deleghe sono passate in gran parte alle Nazioni Unite. Stabilire con certezza se il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite possa oggi fare le veci del Consiglio della Società delle Nazioni per l’applicazione della Convenzione di Montreux è cosa dibattuta, per le diverse modalità di voto delle due organizzazioni e per la diversa composizione dei due Consigli.
Una cosa è certa la Turchia ha il diritto di chiudere gli stretti al naviglio di una nazione che la minacci e spesso nelle parole del governo turco la Russia è descritta come una minaccia concreta reale e presente agli interessi e alla sovranità turca….

Photo Credit: NASA

Comment(7)

  1. La chiusura del passaggio è una legittima decisione turca in caso di guerra, visto che lo stretto è nel suo territorio. Di difficile interpretazione il passaggio riguardante l’applicazione dell’art. 21 perchè ad esempio, l’abbattimento di un aereo turco da parte russo non è dimostrabile e quindi potrebbe innescare delle prese di posizione incotrollabili. Ma a quel punto è inutile dimostrare chi ha abbattuto cosa perchè saremmo già in guerra e lo stretto verrebbe chiuso.
    Il problema principale non è la convenzione ma la possibilità reale che finisca come il Memorandum di Budapest, ovvero che ognuno faccia quello che più gli pare e piace in funzione dell’arroganza e prepotenza consentita.
    La chiusura dello stretto in ogni caso determinerebbe guerra sicura.

  2. Confido nell’intelligenza (ve n’è ancora?) dei vari governanti.
    I Russi non dovrebbero provocare inutilmente la Turchia ma tanto meno la Turchia deve sentirsi autorizzata a fermare il passaggio di navi russe con un falso pretesto. Ma questo lo potrebbe però fare in quanto avrebbe non solo il consenso di altre potenze (chi ha detto USA?) ma avrebbe anche la protezione data dall’art.5 della NATO in caso la Russia forzasse il blocco attaccando di fatto la Turchia.

    Ci sarà buon senso?
    Perchè la Turchia dovrebbe chiudere il passaggio?
    Semplicemente ha due motivi:
    1) se la Russia resta in Siria non ci sarà probabilmente la caduta di Assad.
    2) con gli aerei russi a bombardare nel nord della Siria i turchi non riescono a far volare i loro aerei per bombardare i curdi.

  3. Un motivo più che sufficente per non far chiudere gli Stretti alla Turchia può essere il fatto che la Turchia è in larga parte dipendente dalle forniture energetiche russe….

  4. La Turchia non credo abbia molta convenienza a chiudere o limitare il passaggio dei dardanelli, tanto che ha appena firmato con la Russia un’accordo molto conveniente con la Russia per il passaggio del turkish stream. E’ evidente però che gli Usa spingano per un’incidente Turchia-Russia per coinvolgere la Nato, ma nell’episodio recente di sconfinamento credo si trattasse di un mig 29 siriano, ognimodo poteva anche essere una mossa per verificare i tempi di ingaggio degli F16 turchi.

    1. Mi dispiace deluderti ma tale contratto per il sostituto di South Stream credo che rimarrà carta straccia.
      I rapporti si sono lesi e sinceramente non colgo il motivo di per cui Erdogan ha firmato con Gazprom.

      Saipem è stata sollevata dal contratto e sembra che il motivo non sia quello di togliere la Saipem ma proprio la non costruzione di tale gasdotto.
      Poi potrebbe essere che venga smentito ma non credo in tempi recenti.

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