Chi è il nuovo Direttore della CIA: Mike Pompeo
Chi è Mike Pompeo, il prossimo Direttore della CIA? E’ un uono politico e d’affari americano, di chiare origini italiane, che si è formato negli anni 80 presso l’accademia militare di West Point e che ha servito poi come ufficiale di cavalleria nell’esercito americano. Ma egli è una persona poliedrica; dopo il congedo militare si è laureato in legge, ha fatto l’editore, per poi concentrarsi sulla produzioni di parti speciali per l’aviazione (sia civile che militare), e allo stesso tempo si è impegnato nel settore del petrolio e del gas.
Pompeo è uno dei maggiori accusatori di Hillary Clinton riguardo ai fatti di Bengasi. A Bengasi nel 2012 l’ambasciatore americano a Tripoli fu trucidato, senza che l’allora Segretario di Stato ordinasse una disperata operazione di soccorso. Come deputato del Congresso Americano ha fatto parte della commissione di indagine su Bengasi e ora, come n.1 della CIA, potrà verificare dall’interno cosa sia accaduto quella notte in Libia e cercare di evitare che un fatto simile accada nuovamente.
Pompeo si è sempre espresso in maniera negativa, estremamente negativa, nei confronti degli accordi sul Nucleare Iraniano, sostenendo che quegli accordi erano utili unicamente alla Repubblica Islamica dell’Iran, alla quale veniva concesso di proseguire la ricerca nucleare, continuando simultaneamente i test sui missili balistici proibiti da due risoluzioni delle Nazioni Unite.
Pompeo sintetizza la visione della Politica di Sicurezza di Donald Trump. Egli non è solo un uomo del quale il presidente ha stima, ma è un “gemello politico” di Donald Trump. Una criticità che rileviamo, è il fatto che il Presidente e il Direttore potrebbero rafforzarsi l’un l’altro (in maniera esplosiva), determinando scelte tattiche estremamente rapide, dinnanzi alle quali il panorama globale potrebbe trovarsi spiazzato. Questa caratteristica tuttavia possiede anche un’interessante caratteristica positiva: i nemici degli Stati Uniti sapranno presto che in caso di atti ostili, o atti di guerra, indirizzati verso l’America o uno dei suoi fidati alleati, la reazione di Washington sarà immediata, e sarà devastante…
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Per me è una nomina eccellente. E speriamo che facciano giustizia per quanto accaduto a Benghazi.