Il parlamento catalano è stato convocato ieri per lunedì 9 ottobre, con all’ordine del giorno la discussione relativa alla possibile dichiarazione unilaterale di indipendenza. In seguito a questo fatto la Corte Costituzionale di Madrid si è riunita d’urgenza e ha decretato la sospensione della seduta. Questo atto della Corte Costituzionale spagnola è identico alla misura che è stata messa in atto prima del Referendum Costituzionale e ha permesso l’impiego, da parte della Magistratura, della Polizia Nazionale e della Guardia Civil per le azioni di contrasto attivo, incluso l’uso della forza.
Allo stesso modo con questo decreto la magistratura potrebbe autorizzare la polizia ad agire per impedire la riunione del parlamento catalano, anche con l’uso della forza.
Le autorità di Barcellona hanno reagito sul piano formale convocando nuovamente, e sempre per il prossimo lunedì, il parlamento catalano senza però indicare nell’ordine del giorno nessun argomento, se non generico riferimento all’intervento in aula del presidente catalano Carles Puigdemont. Con questa mossa la Generalitat pensa di poter impedire l’uso della forza da parte della polizia spagnola, che potrebbe nel caso estremo procedere all’arresto di parlamentari e autorità presenti nell’aula.
Secondo il nostro punto di vista la magistratura spagnola agirà comunque ritenendo la mossa di Barcellona un mero espediente e potrebbe comunque vietare la seduta.
Se questa sarà l’evoluzione delle vicenda è altamente probabile che per il prossimo lunedì venga indetta una nuova manifestazione di piazza “a difesa” del palazzo dell’assemblea legislativa catalana. In questa situazione il parlamento, in quanto massima espressione della volontà del popolo catalano, potrebbe essere difesa anche dalle forze di polizia autonome catalane, gli ormai famosi Mossos d’Esquadra.
Vi vogliamo infine ricordare che il presidente catalano Carles Puigdemont, non ha giurato fedeltà né al sovrano spagnolo né alla costituzione, ma ha esclusivamente promesso di difendere, nonché di essere fedele, al popolo della Catalogna.
Sarà nostra cura, nel caso in cui lunedì venisse proclamata unilateralmente l’indipendenza della Catalogna, proporvi alcune analisi relative al posizionamento internazionale della nuova regione indipendente. Molte realtà guarderanno con attenzione all’evoluzione della situazione a Barcellona. In particolare ci riferiamo alle popolazione basche, alla Scozia, così come, per altre motivazioni, la Federazione Russa, la Germania, la Turchia e la Cina.
Per ora osserviamo questo scontro formale che lunedì potrebbe diventare uno scontro molto più fisico, tra Madrid e Barcellona.