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Caccia ad un sottomarino al largo di Stoccolma. Guerra Fredda nel Baltico

Era il pomeriggio di ieri quando dalle nostre fonti Open abbiamo avuto il sentore che qualcosa di inaspettato e di potenzialmente grave stava accadendo al limite delle acque territoriali svedesi al largo di Stoccolma.
Alcuni testimoni, cittadini svedesi, avevano osservato un oggetto misterioso nei bassi fondali vicini alle decine di isole ed isolotti che popolano il mare dinnanzi a Stoccolma. La marina reale svedese ha raccolto queste segnalazioni e iniziato una caccia sottomarina a quello che dovrebbe essere un mini sottomarino che potrebbe aver violato le acque interne svedesi.
In questo resoconto il condizionale è d’obbligo in quanto stiamo parlando di attività sottomarine, forse la forma di attività militare meno indagabile attraverso le fonti open.
Se veramente fosse un mini sommergibile straniero quello osservato al largo di Stoccolma una unità “madre” dovrebbe trovarsi nelle acque più profonde come piattaforma di lancio e recupero di questa unità.
Se assumiamo che l’unica potenza in grado di mettere in campo una simile operazione (escludendo le marine della Nato) sia la federazione russa le due unità in questione sono identificabili con un buon margine di confidenza nel mini sommergibile Triton-2 (un mezzo per le forze speciali in grado di trasportare sei uomini in immersione) un classe Kilo come unità “madre”.
Successivamente a questi report abbiamo appreso di un possibile messaggio di soccorso inviato da una unità subacquea operante al largo della Svezia e al quale avrebbe risposto una “sorgente radio” nei pressi di Kaliningrad. Tuttavia questo report non trova alcuna conferma e non possiamo quindi ritenerlo particolarmente affidabile.
Interessante invece il comportamento di una petroliera battente bandiera liberiana, ma di proprietà di una compagnia statale russa che per diverse ore ha “generato rumore” al largo della Svezia. Diciamo generato rumore perchè questa unità non può fornire nessun supporto ad un sommergibile in difficoltà, però può creare qualche fastidio alle strumentazioni sonar che cercassero di individuare un eventuale intruso. Parliamo della nave cisterna Concord, la cui rotta potete osservare nella foto che segue tratta da Marinetraffic

Ieri sera inoltre è salpata dal porto di San. Pietroburgo la nave da “ricerca e osservazione” Professor Logachev. La Logachev è una nave spia della flotta russa, la quale ha ufficialmente destinazione il porto di Las Palmas, tale unità ora si trova nel baltico e la sua rotta la porterà in prossimità dell’area ove avrebbe operato il nostro “sottomarino straniero” ricercato ora dagli svedesi, tale unità è seguita dalla fregata Olandese Evertsen, salpata di corsa dal porto di Tallin.
La situazione, è dicevamo potenzialmente foriera di gravi complicazioni, nel caso in cui il fosse il classe Kilo e non il minisommergibile Triton-2 ad aver avuto problemi al largo della Svezia. Già una volta, negli anni 80 un vecchio sommergibile Sovietico si arenò all’interno delle acque territoriali svedesi e venne restituito a Mosca dopo alcuni mesi, nei quali fu “custodito” della marina reale svedese.
Oggi, con l’attuale situazione di tensione internazionale e vista l’importanza vitale che i Classe Kilo (e i loro segreti) posseggono per Mosca, uno scenario simile non è secondo noi replicabile.
Cercheremo di prestare massima attenzione (per quanto possibile) all’evolversi di questa vicenda tenendovi puntualmente informati, essendo stai tra i primi in assoluto ad averne parlato 24 ore fa sulla nostra pagine Facebook