Il grosso della spedizione dovrebbe arrivare via mare, ma viste le caratteristiche del sistema S300, non è escluso che almeno una batteria completa possa essere trasportata in Siria nelle prossime 24/48 ore con un ponte aereo.
La dichiarazione di Al Assad si pone in antitesi ad alcune fonti della Federazione Russa che, nella giornata di ieri, avevano smentito la partenza della prima batteria di S300 verso la Siria.
Durante la sua intervista ad Al Manar, il presidente Assad ha confermato anche il fatto che la milizia sciita di Hezbollah combatte in Siria, ma egli ha negato che sia di Hezbollah il comando sul campo, anche lungo la frontiera con il Libano.
Assad ha anche affermato che egli non si opporrà più, come invece aveva fatto in passato, a quei gruppi armati che vorranno attaccare lo stato di Israele usando come territorio di partenza il Golan siriano.
Infine Al Assad ha confermato che nel caso lo stato di Israele compisse un raid aereo contro località, sistemi d’arma, o personale che si trova su suolo siriano, egli ha già dato ordine alle forze armate siriane di attuare una rappresaglia nei confronti di Israele proporzionale all’entità dell’attacco subito dalla Siria.
Al momento nessuna fonte israeliana ha risposto, ufficialmente o ufficiosamente, alle parole del presidente siriano.
In Israele potrebbe essere iniziata la consegna del silenzio, spesso prodromica a movimenti concreti sul campo.