Ankara ucciso l’ambasciatore Russo. L’autore un poliziotto turco
Un poliziotto turco di 22 anni ha ucciso, con 5 colpi di pistola sparati alle spalle, l’ambasciatore russo in Turchia. L’attentatore, originario di Smirne, era incaricato della sicurezza durante l’inaugurazione di una mostra fotografica nel centro di Ankara. L’ambasciatore russo è morto sul colpo e nessuno tra i presenti ha compreso immediatamente cosa fosse successo, dando modo all’attentatore di urlare per alcune decine di secondi, alle telecamere presenti, le motivazioni del suo atto terroristico, e cioè la situazione della Siria e le azioni russe nella guerra ivi presente. L’attentatore è stato ucciso pochi minuti dopo dalle forze speciali turche, colpisce l’assenza di guardie personali dell’ambasciatore russo durante l’inaugurazione.
Fonti di stampa di Ankara hanno comunicato che l’attentatore era un “gulenista” (un sostenitore dell’oppositore di Erdogan, Gülen) e che la sua intera famiglia è ora ricercata dalla polizia.
Da tutto il mondo sono giunti messaggi di solidarietà alla Federazione Russa, inclusi gli Stati Uniti d’America e il nostro Paese.
L’ambasciata americana a Ankara ha raccomandato ai cittadini Usa di usare massima prudenza, in particolare nei pressi dell’ambasciata americana.
Il nostro gruppo non ritiene che questo omicidio possa influenzare le relazioni tra Russia e Turchia, nonostante la gravità evidente del gesto, nessuno sembra intenzionato, in Russia, a ritenere responsabile il Governo turco per l’accaduto.
E’ tuttavia estremamente probabile che ora il Cremlino chieda ai turchi l’autorizzazione di schierare in Turchia un gruppo di protezione personale dell’FSB, con il compito di protegger la vita degli alti funzionari diplomatici russi presenti a Ankara.
Vi relazioneremo sull’evoluzione della vicenda