Le due massime autorità della Turchia, e cioè il presidente Erdogan e il primo ministro Davutoglu, hanno affermato che i responsabili degli ultimi attentati in Turchia sono appartenenti alle milizie curde YPG e PYD e non del PKK. Le affermazioni dei vertici turchi inquadrano quindi come nemici della Turchia le forze che oggi avanzano verso il confine tra Turchia e Siria in particolare nella cruciale regione a nord di Aleppo.
La dichiarazione dei vertici di Ankara oggi però sono andate oltre e hanno indicato direttamente nella Russia il paese che la Turchia riterrà responsabile in caso di ulteriori attacchi terroristici curdi sul suolo turco.
Le dichiarazioni di Erdogan e di Davutoglu, passate sotto silenzio dai media tradizionali, segnano una escalation politica che ci avvicina ad un conflitto tradizionale in terra di Siria.