Angela Merkel: in caso di guerra aperta in Ucraina il conflitto potrebbe estendersi
Al termine di una giornata di dichiarazioni sempre più preoccupanti sulla crisi ucraina, ne registriamo una, a nostro avviso della Cancelliera tedesca Angela Merkel.
La cancelliera esprime in maniera netta la preoccupazione per l’evolversi della crisi in Ucraina: “Qui non si tratta solo dell’Ucraina, si tratta della Moldavia, della Georgia e, se si va avanti così, ci si può chiedere se ci si debba interrogare anche sulla Serbia e sugli stati dei Balcani dell’Ovest. L’idea che una guerra moderna possa essere circoscritta è un errore fatale. Da una crisi regionale, essa potrebbe espandersi nei Balcani e il conflitto divamperebbe in poche settimane”
Una dichiarazione che deve fare riflettere e associata a quelle del ministro degli Esteri polacco che ha affermato :”l’Europa deve prepararsi ad uno scenario fosco riguardante l’Ucraina”.
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Saggie parole…ma ormai è troppo tardi. La macchina della guerra è già in moto
Speriamo di no, Andrea, lo scenario evocato è una guerra gigantesca in Europa orientale, potenzialmente in grado di distruggere la sicurezza europea, già è in grado di farlo la sola guerra in Ucraina
Finge di preoccuparsi, anche lei si è arresa al male. Se sarà escalation con i russi loro e i dementi di Varsavia saranno in prima linea.
Condivido l’analisi, purtroppo.
Spero che non sia troppo tardi per fermare tutto.
E spero che filo russi nostrani si rendano conto delle implicazioni che il gruppo dirigente di Mosca stà determinando.
Alessandro.
La reciproca paura di essere attaccati rende tutti nervosi. Sono comunque del parere che c’è chi fomenta odio dal basso.È l’Europa e la Russia a dover autofidarsi uno dell’ altro, senza attori terzi.
La paura reciproca di essere attaccati rende tutti nervosi. Sono comunque del parere che c’è chi fomenta odio dal basso. È l’Europa e la Russia a doversi fidare uno dell’altra, senza attori terzi.
E’ curioso, se si espande la nato ad est a suon di dollari e golpe è tutto a posto, ma se è la Russia che tenta di espandersi a sua volta ad ovest è uno scenario fosco. Come al solito 2 pesi 2 misure…
In ogni caso a perderci come sempre sarà l’Europa!!!
Alessandro, fossi in te rifletterei, piuttosto, sulle problematiche molto serie create dall’agire della classe dirigente atlantista. È la volontà americana e degli scondinzolanti europei di creare l’impero, che rischia di mettere il mondo a ferro e fuoco…
Certo che la Russia sta facendo accordi con Cina..Iran..e chi sa chi altro..e provoca tutti..in tutti i modi..via mare via terra e via aria…insomma…che dite??
Fatemi capire.
Se un popolo vuole essere occidentale allora e’ golpe.
Se gente senza volto manda killer senza insegne ad uccidere e’ giusto.
E dite che il mio e’ doppio pesismo????
Bhe. Meno male che sono doppio pesista, allora. E ci rimango.
Io sono non violento. Per me senza guerra dovremmo dire a Mosca un semplice ciao ciao. Vai dove vuoi ma non venire a prendermi in giro.
Purtroppo ho, pero’, la consapevolezza che gente come loro prima o poi verra’ a fare danno anche a casa mia.
Come un ladro che gira nel mio quartiere.
Io lo so che se ruba ad un altro oggi, non posso dire chi se ne frega. Perché domani verra’ a rubare a casa mia.
Meditate filo russi.
Alessandro.
La Merker sbaglia atteggiamento.
Non nascondo che ci godrei a rivedere la Germania divisa e con due belle pedate nel sedere (visto la politica di dominio che stà attuando in Europa ma che anche noi gli permettiamo di attuare) però la sua visione è esagerata.
Vuole evitare il problema? Non c’è cosa più semplice. E’ l’ora che l’Europa prenda una posizione neutrale, ovvero fine della NATO (e quindi della sua espansione) ed una propria organizzazione politica e militare che faccia divenire l’Europa un nuovo polo indipendente a livello di scelte politiche.
Ma questo, all’Europa, non è mai interessato.
Detta cosa sembra che si voglia semplicemente sostiturire la NATO con l’UE. Perchè se alla NATO togli gli USA, quelli che rimangono sono solo europei. Quindi il problema della NATO sono gli USA? L’EU non ha nel suo statuto gli USA eppure si fa comunque influenzare. Allora il problema non è la presenza o assenza degli USA ma un problema di scelta. Siamo capaci come stati europei di dotarci di un esercito capace di contrastare sia gli USA che Russia e Cina?
Che uno Stato od una comunità di Stati possa reggere solo se ha un esercito potente almeno da contrastare i suoi avversari non è penoso?
Però, nonostante migliaia di anni di storia umana, non è cambiato nulla e questa rimane la realtà.
“in caso di guerra aperta in Ucraina il conflitto potrebbe estendersi”
bene, accertato che un quarto d’ora prima di morire la palice era vivo, ora sappiamo anche che cinquecento anni dopo la morte è ancora morto
…e ora?
Chapeu!
In buona sostanza, Angela Merkel sta, semplicemente, mantenendo alti i toni.
Secondo me, i consiglieri dei governanti europei hanno già compreso e imparato a rivolgere a Putin la medesima tipologia di comunicativa espressa da quest’ultimo, elemento “di marketing” della strategia della guerra ibrida implementata dal Cremlino.
Una dichiarazione aggressiva viene calmierata da una coinciliante, poi una ancora più aggressiva rialza i toni, quella successiva li smorza nuovamente e così via… il fine ultimo, secondo gli esperti, è quella di impedire alle nazioni che trattano di poter offrire agli alleati una linea comune.
“Qui non si tratta solo dell’Ucraina, si tratta della Moldavia, della Georgia e, se si va avanti così, ci si può chiedere se ci si debba interrogare anche sulla Serbia e sugli stati dei Balcani dell’Ovest. L’idea che una guerra moderna possa essere circoscritta è un errore fatale. Da una crisi regionale, essa potrebbe espandersi nei Balcani e il conflitto divamperebbe in poche settimane”.
Ma va, sai che scoperta. I Balcani sono sempre stati una polveriera, un po’ come se fossero l’equivalente europeo del Medio Oriente, lo sanno o dovrebbero saperlo tutti, basta studiare un po’ la storia, quindi mentre lei fa queste affermazioni per milioni di europei non dovrebbe essere alcunchè di nuovo.
Poi per il resto, la NATO (cioè gli USA in fin dei conti) si è espansa fin troppo ad Est grazie ad un Europa imbelle al soldo di centinaia e centinaia di basi USA-NATO di cui è costellata che la rendono un ostaggio del militarismo USA, è logico che il sospetto russo di un’Ucraina nell’Unione Europea che sia il presupposto di una sua associazione alla NATO è abbastanza fondato, la Russia ha visto l’espansione della NATO ad oriente e non ha fatto nulla o potuto fare nulla a causa dell’intemperia del collasso dell’URSS, ma ora la Russia è una grande potenza militare e non starà a guardare gli USA che disseminano basi militari a più non posso. viceversa la Russia non tollera che ex satelliti di Mosca in quanto parte dell’URSS si avvicinino all’oriente, vuoi per questioni economiche vuoi soprattutto tramite associazione alla NATO, da un lato si rivela il timore di una NATO fin troppo imminente al proprio territorio, dall’altro è questione di egemonia di Mosca nei confronti di ex satelliti.
Né l’Occidente né la Russia sono il modello giusto, quindi non vale la pena discorrere mostrando le ragioni dell’uno o dell’altra perché entrambi hanno ragioni e torti quindi si entra in un circolo illimitato da cui sarebbe impossibile uscire.
Se scoppiasse una guerra su medio-larga scala in cui fosse coinvolta la nostra Repubblica, sicuri che tutti questi super filo-russi nostrani si schiererebbero con la “Madre Russia” e Putin?
Io dico che si nasconderebbero o andrebbero all’estero in territorio neutrale, dietro le tastiere è facilissimo parlare di tutto e dire di fare tutto
Ovviamente non voglio fare riferimenti a nessuno quando dico che dietro una tastiera siamo tutti bravi a parlare, è solo una cosa oggettiva.
Sono d’accordo, tranne che su un aspetto.
Al di là dell’impossibilità di conoscere il reale contenuto delle trattative occorse negli ultimi venti anni nelle massime sfere, non credo che il problema “reale” di Mosca sia avere la NATO alle porte di casa.
Come ha confermato Gorbaciov medesimo, non c’è mai stata nessuna garanzia da parte degli Stati Uniti che la NATO, in cambio della riunificazione della Germania, non si sarebbe espansa oltre la linea del muro, anzi il trattato Russia-NATO del 2002 sembrava aver proprio il fine ultimo di traghettare la Russia nell’alleanza.
All’epoca, scherzando ma non troppo, Rasmussen affermò come, presto, la NATO avrebbe dovuto cambiare la dicitura “North Atlantic…”
Persino anni dopo la presa dell’Ossezia e dell’Abcasia, la Russia e gli Stati Uniti conducevano ancora esercitazioni in comune, sicuramente con dozzine di spie tra i militari degli uni e degli altri, ma questa sarebbe potuta essere semplicemente realpolitik militare, come il famigerato NSA.
Secondo me, il più grande terrore di Putin è che, l’eventuale ingresso dell’Ucraina nella “sfera d’influenza” (concetto novecentesco, ma i Russi sembrano intenderlo ancora come a Yalta nel ’45) occidentale, possa spingere le forze centrifughe interne alla Russia a una definitiva disintegrazione della Federazione, o meglio, di quella parte della federazione che gestisce per conto di tutte le altri regioni il potere economico e politico.
Un’Europa forte non credo che la vedremo mai, in primis perchè parliamo di un continente che negli ultimi mille anni si è fatto la guerra in tutti i modi e con ogni mezzo, a prezzi altissimi e che adesso, da appena 50 anni più o meno, prova a dialogare…poi, a chi converrebbe un’altra super potenza? A nessuno, i russi vedrebbero i confini minacciati dall’Europa piuttosto che dagli Usa, gli stessi Stati Uniti vedrebbero il loro potere ampiamente ridotto.
Ultima considerazione, gli stessi europei non hanno interesse a creare un fronte unito, ognuno tira l’acqua al proprio mulino per quello che si può, faccio un esempio, non sarebbe logico quanto meno chiedere all’Onu un seggio permanente al Consiglio come Europa?
La Germania per se lo ha chiesto, mica però come Europa, come Germania…gli altri, si fottano…