Sarà votata entro le prossime 18 ore la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riguardante le armi chimiche in possesso della Siria. La risoluzione obbligherà la Siria a cedere il controllo e poi distruggere il proprio arsenale di armi chimiche. La risoluzione prevede l’invio di ispettori per la verifica delle procedure tecniche che sono state formulate parallelamente alla risoluzione. Nel testo che verrà approvato non si fa riferimento alcuno rispetto alle responsabilità della strage di Ghouta nell’est di Damasco dell’agosto scorso, e non ci sarà alcuna autorizzazione all’uso della forza, in base all’art. 7 della Carta delle Nazioni Unite, nel caso in cui la Siria non dovesse adempiere agli obblighi imposti dalla risoluzione stessa. I rappresentanti russi hanno chiarito che, per un eventuale autorizzazione all’uso della forza in Siria, sarà necessaria un’ulteriore risoluzione del Consiglio di Sicurezza. Nella realtà questa risoluzione non modifica di una virgola gli equilibri di forza in Siria, e non determina in maniera automatica la rimozione delle armi chimiche dalla Siria.