I missili balistici Iskander – M (codice NATO SS-26) sono missili balistici a corto raggio con caratteristiche del tutto peculiari.
Il Ministero della Difesa della Federazione Russa, ha confermato che i battaglioni delle forze missilistiche operanti nella zona occidentali della Russia e nell’enclave di Kalinigrad, sono equipaggiati con tali missili, che quindi possono minacciare buona parte dell’Europa orientale.
I missili Iskander sono vettori balsitici in grado di colpire con estrema accuratezza bersagli posti ad oltre 400 chilometri di distanza dal loro punto di lancio.
Il missile è posizionato su un veicolo di trasporto e lancio totalmente indipendente, in grado di viaggiare per oltre 1000 chilometri senza rifornimento, protetto dalla minaccia nucleare, batteriologica e chimica. Il veicolo inoltre è anfibio ed è indipendente anche per la gestione e il lancio del missile.
Il missile Iskander ha un accuratezza nominale di 200 metri, ma le ultime versioni in possesso dell’esercito russo posseggono una precisione impressionate di soli 10-15 metri di CEP (Circular Error Probability). Questa estrema accuratezza rende gli Iskander in grado di colpire bersagli ad alto valore stategico come postazioni di comando e controllo, postazioni antiaeree, aeroporti, sistemi missilistici strategici come il sistema antimissile americano di prossima installazione in Europa.
Ma i missili Iskander posseggono un’altra caratteristica che lo rende unico. La testata del missile, in fase di rientro, dopo essersi separata dal resto del vettore, dispiega delle false testate in grado di confondere i sistemi radar delle difese antimissile. La stessa testata è inoltre dotata di superfici di controllo che permettono di eseguire manovre evasive a oltre 30G. La combinazione delle capacità di manovra e della presenza delle false testate rende i missili Iskander bersagli estremamente difficili per i sistemi antimissile, ecco perché la presenza di queste armi ai confini con l’Europa, incute timore a molti paesi della NATO.
I missili Iskander nascono come missili balistici convenzionali ma nulla impedisce ai russi di trasformarli con piccole modifiche in vettori nucleari. Questa mossa violerebbe il trattato sui missili tattici nucleari firmato alla fine degli anni 80, anche se fonti americane sostengono che i russi abbiano già violato quel trattato, ne parleremo.