La Bielorussia autorizza l’affitto di strutture strategiche a paesi stranieri
La Bielorussia ha approvato due giorni fa una legge che prevede la possibilità di affittare a soggetti esteri infrastrutture strategiche presenti sul territorio nazionale. La legge promulgata dal presidente Lukashenko autorizza i ministeri competenti a concedere affitti di basi militari e infrastrutture industriali anche di rilevanza strategica nazionale.
Questa decisione è senza precedenti nella storia della Bielorussia e consentirà al paese di ricevere importanti compensazioni in denaro e energia in cambio della concessione delle suddette infrastrutture.
Dimenticavamo una cosa: l’unico paese che probabilmente sarà autorizzato ad affittare tali strutture sarà la Federazione Russa, che così potrà in parte vicariare il taglio delle forniture dell’industria pesante Ucraina e gestire in autonomia la presenza militare russa ai confini con la NATO a ovest e con l’Ucriana a sud.
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Questo è il preludio ad un’altra annessione Russa stile Crimea. La Bielorussa ha gettato le fondamenta legali per farsi occupare militarmente dalla Russia. Mi aspetto una forte reazione NATO
OK la guerra fredda 2.0 è iniziata. Certo che una ne pensano e 100 ne fanno.”Affitto” questa poi!. Così saremmo costretti a spendere soldi ( che non abbiamo ) per arginare i bolscevichi. Siamo alle solite, la storia
non ci ha insegnato niente!
Magari la Bielorussia VUOLE tornare a far parte della ex Unione Sovietica
frega niente, art 80 del trattato di versailles, quando l’autodeterminazione di un popolo “ci” fa comodo quello è un diritto sacro, quando “ci” fa danno vanno sterminati tutti
…magari con aerei che partano dalle basi americane in germania e italia, per cui non pagano nessun affitto…no, andrea?
parole sante! bravo flavio.
Guarda che se gli aerei partono dalla germania o dall’italia è perchè ci sono trattati di allenza firmati dai rispettivi paesi. L’affitto di basi invece è un accordo di tipo commerciale che non presuppone alcun aiuto al paese che affitta in caso di conflitto. Inoltre un giorno portebbe verificarsi che l’affittuario si ritenga in diritto di prendersi porzioni di territorio affittato, allo stesso modo in cui si è presa la Crimea.
Il principio di autodeterminazione dei popoli, tante volte citato, non presuppone che porzioni di popoli afferenti una nazione decidano cosa vogliono essere, ma l’intero popolo di una nazione deve pronunciarsi. Si chiama democrazia. Se l’intera Ucraiana avesse votato un referendum in cui si avalla l’annessione della Crimea alla Russia nessuno avrebbe potuto dire nulla. Non è che se c’è una minoranza che vuole sentirsi indipendente, possa fregarsene di cosa pensa la maggioranza.
e quindi all’ipotetico referendum per l’indipendenza delle tredici colonie americane avrebbero dovuto votare anche gli inglesi, gli australiani e gli indiani?
e i sudafricani, somali, iraqeni per l’indipendenza dell’irlanda?
a te risulta che abbiano votato tutti i sovietici decine di referendum per l’indipendenza di ciascuna delle varie repubbliche secessioniste?
E allora le 13 tribù di ebrei con gli egiziani? e gli armeni con i turchi? Non si possono paragonare situazioni storiche dove la parola diritto neanche esisteva, figuriamoci il resto.
A te risulta che in un condominio uno decide sugli altri proprietari solo perchè lui ci abitava già da prima, e gli altri stanno a guardare?
ma quali “situazioni storiche”, la dissoluzione dell’urss è del 1991, la guerra del kosovo del 1999, timor e il sudan ancora più recenti
“A te risulta che in un condominio uno decide sugli altri proprietari solo perchè lui ci abitava già da prima, e gli altri stanno a guardare?”
l’esatto opposto
se in un condominio 50 condomini non vogliono animali e poi arriva il 51° con una torma di gatti quei 50 se lo prendono tutti dietro, e un’azienda agricola può, anche da millenni, coltivare fave vendendole al mercato, ma se poi il figlio del sindaco si mette con una ragazza con deficit di non ricordo quale enzima ecco pronta l’ordinanza di divieto per cui non può più coltivarle ne venderle e deve distruggere tutto in due giorni
abbiamo un onu che ogni settimana emette risoluzioni sulle cose più inutili e folli, che ne faccia una in cui decida una volta per tutte “pro governi”, autorizzando quindi l’ucraina a cacciare via i donbassiani, ma allora anche i darfuriani possono essere cacciati dal sudan, oppure se dobbiamo combattere, con sanzioni economiche e con le armi, per difendere le minoranze, ma qualunque minoranza, albanesi, timorestane e darfuriane, ma anche crimeane e donbassiane o basche o venete
Infatti sterminiamo la minoranza. È più semplice
Flavio, via a dirlo allora anche ai tedeschi di Kalingrad che furono deportati dalla loro regione, dove con la forza si è insediata l’ex URSS e poi la Russia. Secondo il tuo pensiero dovrebbe ritornare immediatamente alla Germania. Peccato che la situazione di Kalingrad è figlia della sconfitta dei tedeschi nella WWII e quindi figlia di un periodo storico completamente diverso.
Oggi con il pensiero di Putin, siccome è una zona culturalmente, socialmente e storicamente tedesca, dovrebbe essere invasa e conquistata dalla Germania.
non posso, non saprei dove cercarli e cmq non parlo tedesco
…però se fa lo stesso posso andare dai dalmati cacciati dall’istria che ho fuori dalla porta?
però spiegami un po’ perchè quello “è storicamente acquisito” e invece la sovranità etiopica sull’eritrea invece no?
e quella jugoslava sul kossovo, non è anche quella figlia della sconfitta austroungarica nella WWI?
o quella cinese sul tibet, del 1950 e rotti?
o quelle israeliane delle varie guerre?
Tutti gli eventi che citi sono accaduti tempo fa, alcuni molto tempo fa altri più recentemente.
Nella storia non si ritengo si possano paragonare situazioni accadute in periodi differenti, perchè il contesto che ha determinato quello o altro evento storico, non esiste più.
Oggi potremmo paragonare il momento “Ucraina” con altro momento similare ma attuale. Quale di quelli da te citati è paragonabile al momento “Ucraina”?
tutti e nessuno, definisci “paragonabile”
per “noi”, occidentali maestri dell’ipocrisia, i paragoni sono sempre molto volubili, solitamente accettati solo per la convenienza politica della parte “buona” del momento, e soprattutto secondo le regole da quella imposte
Paragonabile per situazione in termini militari, sociali e di risvolti geopolitici. Infatti sto cercando un evento attuale ma simile tale da poterlo paragonare alla situazione “Ucraina” senza essere influenzato da parteggiamenti iniziali. Quindi niente pro USA, niente pro Russia, niente di nessuno ma solo senso obiettivo dettato dall’analisi di fatti concreti.
allora lascia perdere
se “attuale” vuol dire agosto 2014, e “niente pro USA, niente pro Russia, niente di nessuno ma solo senso obiettivo dettato dall’analisi di fatti concreti” puoi benissimo non trovare niente…tantomeno sulle rive del mediterraneo