
Turchia – Siria : il silenzio di Obama.
Quella che è mancata è la voce degli Stati Uniti d’America. Solo il segretario di stato Hillary Clinton e l’ambasciatore presso le Nazioni Unite Susan Rice, hanno commentato e condannato pubblicamente l’abbattimento del caccia turco. Chi non parla da quasi una settimana è il presidente americano Barack Obama, il leader del più forte alleato della Turchia tace, non condanna pubblicamente l’accaduto e probabilmente in privato con il presidente turco chiede ripetutamente che la Turchia non si appelli alla Nato chiedendo l’applicazione dell’art.5. Obama cerca di frenare la risposta turca trasmettendo alla Siria e al mondo intero la sensazione che l’alleanza occidentale sia debole e che la nazione americana sia pavida. Probabilmente questa sensazione non corrisponde alla realtà dei fatti l’alleanza occidentale è forte e determinata e la nazione americana non ha paura delle sfide internazionali, forse non la stessa cosa la si può affermare per il suo presidente sempre più chiuso in quella “Fortezza America” che abbiamo cercato di delineare in questa nostra analisi di alcune settimane fa.
Sarà fondamentale ascoltare le prime dichiarazioni di Obama sulla questione siriana, forse nel tradizionale messaggio del sabato alla nazione.